
Gli effetti solo nei Paesi dell'Est. In Europa il 26% degli adulti fuma
Le regole europee sulla tassazione del tabacco sono servite a dare certezza sulle entrate agli stati membri, ma non hanno fatto da deterrente al consumo. E' quanto emerge da una valutazione della Commissione Ue sulla direttiva tabacco del 2011 secondo cui la normativa ha fallito l'obiettivo di ridurre il consumo di tabacco del 10% nei cinque anni successivi alla sua entrata in vigore. Lo studio ha confermato che l'aumento delle accise minime è stato il deterrente maggiore al consumo di sigarette, ma gli effetti si sono visti soltanto in una minoranza di Stati membri, e tutti nell'Europa dell'Est. "L'alto numero di fumatori in Ue è ancora ancora una causa significativa di preoccupazione, con il 26% della popolazione adulta e il 29% di giovani tra i 15 e i 24 che fumano", scrive la Commissione.
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