Canali Minisiti ECM

La dieta mediterranea rafforza l'organismo anche contro virus

Nutrizione Redazione DottNet | 26/02/2020 13:58

Assolatte, una flora batterica in salute aiuta le difese immunitarie

La Dieta mediterranea rende l'organismo più forte e combatte la fragilità delle persone anziane perché migliora la flora batterica intestinale, indispensabile per far funzionare il sistema immunitario e difendersi da infiammazioni e infezioni e dagli attacchi di virus e batteri. Lo fa sapere Assolatte, sulla base dello studio europeo Nu-Age condotto per un anno su un panel di anziani in cinque paesi europei, Italia compresa. Con l'allarme per l'epidemia da coronavirus, Assolatte precisa che "un microbiota intestinale in salute produce sostanze antivirali, mentre se la flora batterica è alterata, ad esempio per l'assunzione di antibiotici o per un'alimentazione squilibrata, non riesce più a proteggerci dagli attacchi esterni".

pubblicità

Via libera, dunque, a frutta e verdura, legumi e cereali, pesce e olio extravergine di oliva e ai prodotti lattiero-caseari, come latte, yogurt, formaggi e burro. Assolatte ricorda che i prodotti lattiero-caseari apportano batteri e lieviti che promuovono la salute dell'intestino. Yogurt e latti fermentati, in particolare, sono ricchi di batteri 'amici' come i bifidobatteri e i lattobacilli, che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del sistema immunitario perché abbassano il pH dell'intestino, creando così un ambiente inospitale per i batteri 'cattivi', quelli che provocano le infezioni intestinali.

Commenti

I Correlati

Uno studio europeo per sfruttare le nuove tecnologie per la corretta alimentazione

Dieta mediterranea, ridotto consumo di sale, maggiore consumo di calcio, frutta e verdura, per acquisire e preservare la massa ossea nel corso della vita

Lo rivela uno studio, pubblicato sul British Medical Journal Nutrition Prevention & Health, condotto dagli scienziati dell’Università di Toronto

Si aggiudica il Premio “Gianni Barba” al Congresso Nazionale SINU lo studio italiano sul rapporto tra alimenti ultra-processati e invecchiamento biologico

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti