Promosso da tre società scientifiche e dall'Univiversità di Perugia su 308 malati
Valutare il possibile trattamento dell'infezione da Coronavirus con la colchicina. È questo l'obiettivo primario che si pone il nuovo protocollo di studio "COLVID-19". Il progetto è promosso dalla Sezione di Reumatologia del Dipartimento di Medicina dell'Università di Perugia e realizzato sotto l'egida della SIR (Società Italiana di Reumatologia, che finanzia anche la ricerca), della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO). L'obiettivo è reclutare 308 pazienti ospedalizzati, colpiti da COVID-19, per i quali però non è ancora necessario il trattamento in terapia intensiva.
Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"
Il trattamento con guselkumab somministrato per via sottocutanea permette di ottenere una remissione clinica - 36,7 per cento dei pazienti - ed endoscopica - 25,9 per cento
Via libera alla rimborsabilità del primo trattamento sottocutaneo per l’emoglobinuria parossistica notturna e dei primi tre biosimilari del denosumab, l’anticorpo monoclonale indicato per l’osteoporosi e la perdita ossea
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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