Nivolumab e ipilimumab e chemio usati su tipo a piccole cellule
L'utilizzo dei farmaci nivolumab più ipilimumab, in associazione con due cicli di chemioterapia, ha mostrato un beneficio di sopravvivenza statisticamente significativo e clinicamente rilevante nel trattamento di prima linea del tumore del polmone metastatico non a piccole cellule. Lo afferma Bristol Myers Squibb, la compagnia che lo ha messo a punto, in un comunicato. La nota riporta i risultati dello studio di fase 3 CheckMate -9LA. Lo studio ha raggiunto sia gli endpoint primari sia gli endpoint secondari chiave, dimostrando superiore sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione e tasso di risposta globale con la associazione dei due immunoterapici con la chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia.
La xerostomia è un disturbo comune che interessa tra il 12 e il 30% della popolazione generale, raggiungendo picchi fino al 61% tra gli anziani
Il CdA AIFA approva la riclassificazione delle glifozine nella fascia A dei prodotti rimborsati acquistabili in farmacia
Crescono la mole e l’aggiornamento di evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia ad ampio raggio: oltre al riequilibrio della cellula adiposa ‘disfunzionale’, al calo ponderale e al miglioramento della risposta insulinica
Al primo posto il fumo seguito da infezioni, alcol e sovrappeso
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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