Canali Minisiti ECM

La solitudine colpisce i più giovani, specie i maschi

Psichiatria Redazione DottNet | 27/05/2020 19:30

Più l'età avanza, meno ci si sente soli, indagine mondiale

 Giovane e soprattutto maschio: è questo l'identikit della solitudine nel mondo, mentre più l'età avanza meno ci si sente soli.  Lo rivela uno studio di portata mondiale pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, che sembra smentire il luogo comune dell'anziano solo e individua la solitudine come un male soprattutto dei giovani, specie di sesso maschile e abitanti in Paesi con culture molto individualiste. Lo studio ha coinvolto 46.054 individui di 16-99 anni in 237 Paesi in tutto il mondo ed è stato condotto da Manuela Barreto della University of Exeter. "I nostri risultati - sottolinea Barreto in un'intervista all'ANSA - potrebbero sembrare contro intuitivi, perché si tende ad associare la solitudine alle persone anziane, ma ritengo che questa associazione sia ampiamente trainata da stereotipi circa l'età avanzata. Cionondimeno, la solitudine - precisa l'esperta - è diversa dall'isolamento sociale e significa non avere sufficienti relazioni sociali di qualità secondo le proprie aspettative".

I giovani pur avendo in media una vita sociale più ricca degli anziani, hanno anche maggiori aspettative sul fronte delle connessioni sociali, continua l'esperta. Nello studio, infatti, a sentirsi più soli sono risultati i più giovani, seguiti dagli adulti di mezza età, a loro volta seguiti dagli anziani. Inoltre sono risultati in media più soli i maschi delle femmine, e coloro che vivono in paesi molto individualistici. "Il nostro studio - continua l'esperta - ha riguardato anche gli italiani: l'Italia si classifica come un Paese piuttosto individualista (con un punteggio di 73 su una scala di misura dell'individualismo dei Paesi che ha come valore massimo 96, corrispondente ai luoghi dove si localizzano i livelli massimi di solitudine), specie al Nord" e i risultati dello studio mostrano che la solitudine aumenta con il livello di individualismo del Paese".

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Una nuova indagine di Altroconsumo rivela come sta davvero la popolazione italiana, tra disagio psicologico, difficoltà di accesso alle cure e segnali di cambiamento

Secondo un maxi sondaggio dell’Oms Europa i sanitari in piena crisi da burnout e da condizioni di lavoro inaccettabili per la mancanza di investimenti dei Governi

In Italia, 1 minore su 5 è affetto da un disturbo neuropsichiatrico, circa 2 milioni di bambini e ragazzi, con importanti conseguenze sulla salute mentale

Al via la valutazione italiana dello studio NECT in 26 centri di salute mentale, modello sviluppato negli USA per integrarlo nella pratica clinica e ridurre l’auto-stigma

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

Ultime News

Più letti