E' ancora valida la sospensione di congressi, meeting ed eventi formativi a cui dovrebbero prendere parte gli operatori sanitari
Serve una "data certa" per far ripartire la formazione Ecm (educazione continua in medicina) fermata dall’emergenza Covid. A chiederlo è Ecm quality network (Eqn), associazione nazionale dei provider, presentando un’istanza al ministro della Salute, Roberto Speranza, e alla Commissione nazionale Ecm. A oggi è ancora valida la sospensione di congressi, meeting ed eventi formativi a cui dovrebbero prendere parte gli operatori sanitari.
Il divieto
La fase 3 sta aprendo cautamente alla possibilità di organizzare eventi, corsi, convegni secondo precise linee guida elaborate anche dalle Regioni. "La contraddizione che ci penalizza – sottolinea l’associazione Eqn in una nota – è rappresentata dal fatto che le persone oggetto della nostra attività (medici ed operatori sanitari) sono inibiti dal partecipare ad eventi formativi (articolo 1 punto V del Dpcm del 17 maggio 2020 e successivo Dpcm dell’11 giugno – sino a data da destinarsi".
Una misura legata al periodo di alta emergenza – sottolinea Eqn – caratterizzato da sovrapposizione di turni e richieste improvvise, sia da parte del territorio, che da parte degli ospedali e case di cura. Ad oggi, la quasi totalità degli ospedali e delle Asl è rientrata nella normale gestione della governance sanitaria.
La richiesta di Ecm quality network
Ecm quality network chiede che sia rivista questa disposizione e, in particolare, che si preveda "una data certa a partire dalla quale saranno resi possibili gli eventi dedicati alla formazione". Ciò permetterebbe di rimodulare la programmazione degli eventi formativi dell’ultimo quadrimestre 2020, riuscire a "salvare" i progetti di formazione necessari a mettere in circolo tutte le nuove acquisizioni relative al Covid 19 e garantire un minimo di attività per il sostentamento delle aziende del comparto già fortemente danneggiate.
"Siamo consapevoli che le attività delle società che rappresento – commenta Susanna Priore, presidente di Ecm quality network – debbano poter incidere sia sulla qualità della salute dei cittadini che sull’ottimizzazione dei costi della salute stessa, passando dalla diffusione delle buone pratiche e delle innovazioni tecnologiche ed è per questo che Eqn mette al primo posto il miglioramento della qualità dei Provider Ecm senza dimenticare il compito statutario di rappresentare e tutelare i diritti e i bisogni della categoria".
L’impatto sulla formazione Ecm
L’impatto di Covid sul comparto della formazione Ecm è stato duro. "Il settore – continua la nota di Eqn – ha registrato un calo negli eventi formativi di circa il 90% rispetto alla media di eventi accreditati negli ultimi 3 anni (da una media di circa 31.000 anno ad un numero di 2.900 ad oggi), mettendo in ginocchio un’intera categoria. Parliamo – incalza l’associazione – di circa 1.250 aziende, strutturate con una media di cinque dipendenti dedicati e un indotto che triplica il valore degli addetti".
L’associazione
L’associazione Ecm quality network è stata presentata la scorsa settimana al ministero della Salute e alla Commissione nazionale formazione continua. Nasce dalla volontà di 40 soci fondatori che rappresentano società, enti di diritto privato, diritto pubblico, inserite nell’Albo nazionale Provider Ecm, nonché società medico-scientifiche, gruppi di ricerca impegnati nella progettazione ed erogazione della formazione per tutte le professioni sanitarie.
La presidente Susanna Priore è biologa e docente di Management Socio-sanitario, da anni impegnata nell’ambito della formazione medica. Negli ultimi dieci anni ha organizzato numerosi corsi di formazione ed aggiornamento, seminari, in materia di Ecm, coinvolgendo Agenas, Cogeaps, componenti della Cnfc e delle relative commissioni.
Il bisogno di rappresentanza
"L’esigenza di costituire un’associazione di questo tipo – spiega Priore – nasce dalla domanda proveniente dal settore della formazione in ambito sanitario, di riunire e rappresentare quelle aziende che si occupano essenzialmente di formazione in ambito scientifico, rivolta a tutte le professioni sanitarie. Concentrando nelle proprie attività, lo sviluppo di percorsi che accompagnino l’operatore sanitario per tutta la sua vita professionale, viaggiando al fianco delle Università e delle società scientifiche, depositarie della cultura medica e delle buone pratiche. Eqn – continua la presidente – intende perseguire, quindi, le indicazioni derivanti dall’Agenas per quanto attiene ai valori ed al significato della ricerca, del monitoraggio e della valutazione, nel rigoroso rispetto dei regolamenti e delle norme etiche e deontologiche vigenti. Un modo per legittimare il ruolo dei Provider Ecm ed una funzione che spesso è stata identificata o confusa in modo semplicistico e riduttivo con l’organizzazione generale dell’evento".
Innovazione e collaborazione
L’associazione, ricorda infine la nota, vuole porre particolare attenzione allo studio delle metodologie formative attraverso la ricerca di modelli di apprendimento innovativi, diffondendo l’utilizzo delle nuove tecnologie, delle recenti acquisizioni nonché la diffusione della telemedicina. Tutto ciò, per rendere sempre più interattiva, fruibile e produttiva la formazione continua in medicina con l’obiettivo ultimo di garantire i migliori percorsi di cura per tutti i cittadini italiani. Eqn si confronterà assiduamente con altre associazioni nazionali e internazionali in una logica benchmarking per il perfezionamento delle buone pratiche in ambito di formazione del settore salute.
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