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Ecdc, in Ue giù casi: ma c'è ancora trasmissione

Infettivologia Redazione DottNet | 02/07/2020 18:53

In alcuni Paesi l'incidenza sale, la colpa è anche dei grandi focolai

In Europa i casi di Covid-19 stanno diminuendo ma c'è ancora una trasmissione del virus nella maggior parte dei Paesi, tanto che in alcuni di questi il conteggio dei nuovi infettati è in aumento. Lo ricorda l'Ecdc nell'ultimo documento di valutazione, che è dedicato specificatamente alle zone dove l'epidemia sembra in ripresa. Tra il 16 e il 30 giugno, si legge, in Europa c'è stato un calo del 12% nei nuovi casi, che però non è uniforme, con diverse zone in cui invece c'è un aumento. "Le ragioni sono varie - scrivono gli esperti -. In alcuni Paesi l'aumento riflette un aumento dei test. Ad esempio in Lussemburgo il numero di tamponi è cresciuto rapidamente nelle ultime settimane, ma i tassi di positività sono rimasti bassi. In contrasto i tamponi in Repubblica Ceca e Romania sono stabili, ma c'è un aumento delle positività.

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Una serie di focolai in contesti specifici potrebbe inoltre aver contribuito localmente ad un aumento dell'incidenza. Ad esempio diversi casi sono stati riportati nei mattatoi in Germania, Polonia e Olanda, e nelle miniere in Repubblica Ceca, Polonia e Svezia".  Nei Paesi in cui si ha un aumento dei casi, specifica il documento, il rischio di trasmissione è moderato per la popolazione generale, ma molto alto per chi ha dei fattori di rischio specifici. "Per questi paesi - conclude il documento - il rischio di un aumento dell'incidenza è però alto se non ci sono sistemi di monitoraggio appropriati e una capacità di testing e di contact tracing sufficiente, e se le misure di distanziamento sono alleggerite quando c'è ancora una trasmissione comunitaria".

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