
Disturbi alimentari esacerbati da misure di contrasto a pandemia
I disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, si sono esacerbati durante i primi di pandemia. Lo suggerisce uno studio pubblicato sull'International Journal of Eating Disorders condotto su oltre 1000 pazienti tra Olanda e Stati Uniti. Mentre un altro lavoro sulla rivista Nature Reviews Endocrinology di esperti delle Università di Copenaghen e Aarhus University mostra che la quarantena è la ricetta per l'obesità: non solo le misure di isolamento per contenere la pandemia favoriscono l'aumento di peso (ci si muove meno, uscendo poco, lavorando da casa, inoltre stress e nervosismo legati all'isolamento portano al consumo di cibi di conforto come dolci e altri alimenti poco salutari), e i problemi economici causati dalla pandemia creano insicurezza alimentare e quindi favoriscono una cattiva alimentazione basata su cibi a basso costo ma poco nutrienti e non salutari.
Diretto da Cynthia Bulik, super-esperta di disturbi alimentari presso l'Università del Nord Carolina e Istituto Karolinska di Stoccolma, l'altro studio indica che nei primi mesi di pandemia molti pazienti anoressici hanno ristretto ulteriormente la propria alimentazione, mentre pazienti con bulimia nervosa e con disturbo delle abbuffate compulsive hanno riferito un aumento degli episodi di binge‐eating.
fonte: Nature Reviews Endocrinology
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