
Il sistema sarebbe un modo per rilevare le infezioni prima e in modo non invasivo
Seta e diamanti: la medicazione di nuova generazione potrà essere composta da questi materiali per rilevare le infezioni e migliorare la guarigione di ustioni, innesti cutanei e ferite croniche. A svilupparla è la Royal Melbourne Institute of Technology, che ne ha dimostrato come seta e nanodiamanti possano rilevare efficacemente la temperatura della ferita (un segno precoce di un'infezione), migliorando la guarigione e riducendo l'infezione da alcuni batteri. "La gestione tradizionale delle ferite rappresenta una sfida significativa per i medici, che devono controllare regolarmente l'infezione per ricercare segni di arrossamento, calore e gonfiore - commenta Brant Gibson, ricercatore che ha condotto il lavoro - Ma una volta che compaiono questi segni visivi, l'infiammazione e l'infezione sono molto avanzate, rendendo le terapie o gli interventi sostanzialmente più impegnativi".
Questo nuovo sistema, invece, sarebbe un modo per rilevare le infezioni prima e in modo non invasivo.
fonte: ACS Applied Materials & Interfaces
Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"
Il trattamento con guselkumab somministrato per via sottocutanea permette di ottenere una remissione clinica - 36,7 per cento dei pazienti - ed endoscopica - 25,9 per cento
Via libera alla rimborsabilità del primo trattamento sottocutaneo per l’emoglobinuria parossistica notturna e dei primi tre biosimilari del denosumab, l’anticorpo monoclonale indicato per l’osteoporosi e la perdita ossea
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti