
I ricercatori hanno usato un software per quantificare il volume vascolare polmonare nelle angiotomografie computerizzate
Grazie all'intelligenza artificiale sarà possibile prevedere la mortalità nei pazienti che hanno avuto un'embolia polmonare acuta. A raggiungere questo risultato sono stati i ricercatori dell'Università di San Paolo del Brasile e dell'Ospedale universitario di Heidelberg, che per questo hanno anche ricevuto un riconoscimento dalla Società brasiliana di cardiologia. Lo studio ha valutato i pazienti ricoverati al pronto soccorso all'Ospedale della scuola medica Ribeirão Preto tra gennaio 2009 e dicembre 2015. I ricercatori hanno usato un software per quantificare il volume vascolare polmonare nelle angiotomografie computerizzate.
Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
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Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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