Tumori e malattie del cuore, riprendere l'operatività delle strutture

Dalla ripresa degli screening oncologici al mantenimento della piena operatività delle attività di oncologia, chirurgia oncologica, oncoematologia e cardiologia. Queste alcune indicazioni contenute in un Documento di indirizzo e di raccomandazioni per garantire ai pazienti più fragili la continuità di cura in emergenza Covid stilato da un Tavolo Tecnico istituito fra Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi), il Governo e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Si tratta di linee guida ufficiali, che hanno l'obiettivo di impegnare le Regioni nella tutela di 11 milioni di persone con tumori e malattie del cuore, presentate oggi in una conferenza stampa virtuale. "Innanzitutto - rileva il presidente Foce Francesco Cognetti (nella foto) - viene prevista la completa separazione dei percorsi fra pazienti Covid e non Covid, includendo anche il personale. Deve essere mantenuta la piena operatività delle attività di degenza ordinaria, day hospital e ambulatoriali delle strutture di oncologia medica, di chirurgia oncologica, di oncoematologia, di trapianto di midollo e di cardiologia, incluse le terapie intensive cardiologiche. Vanno stabiliti standard per il fabbisogno di personale per adeguarlo a modalità organizzative e, laddove vi sia una carenza, è necessario reclutare specialisti". "Gli screening oncologici - sottolinea poi Cognetti - devono riprendere, in modo omogeneo, a pieno regime in tutte le Regioni monitorando la ripresa dei volumi di attività col ritorno ai livelli pre-pandemici e recuperando al più presto i ritardi accumulati". Inoltre Cognetti fa riferimento "a nuove modalità di integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali che possano, con personale dotato di specifiche competenze, svolgere funzioni oggi affidate solo agli ospedali, come le attività di screening oncologico, di follow up e riabilitazione dei pazienti oncologici, cardiologici ed ematologici, assistenza domiciliare e cure palliative. Va potenziato l'impiego degli alberghi Covid per i positivi paucisintomatici o in dimissione dai reparti. Il Documento chiede, inoltre, alle Regioni di attivare e diffondere l'uso della telemedicina".