Lo spiega la newsletter Clinical Digest, curata dal National Center for Complementary and Integrative Health (Nccih), pubblicata sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità
Lo zinco no, i lavaggi nasali sì, così come il sambuco e il miele di grano saraceno: sono alcune delle terapie complementari più spesso utilizzate per prevenire o curare il raffreddore. A fare il punto sulla loro efficacia è la newsletter Clinical Digest, curata dal National Center for Complementary and Integrative Health (Nccih), pubblicata sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità. Ad esempio le pastiglie di zinco possono ridurre la durata del raffreddore se prese nelle prime 24 ore dall'inizio dei sintomi e assunte per due settimane, mentre lo zinco preso in formulazione intranasale non va usato, perchè può causare la perdita di olfatto.
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