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Feu e Ecm Quality Network insieme per il protocollo di ripartenza degli eventi

Professione Redazione DottNet | 25/02/2021 12:31

Priore: "E' il Ministero della Salute con la Circolare 499 del 7/gennaio 2021 a specificare che la formazione continua del personale sanitario dei sistemi di emergenza territoriale non deve essere sospesa o rimandata"

"Noi siamo pronti a ripartire con un valido protocollo. Il mondo degli eventi deve riaccendere le proprie luci". Queste le parole del presidente Adriano Ceccotti che con impegno e dedizione sta lavorando, assieme al direttivo, agli associati e alla collaborazione con le altre associazioni di categoria, a reali proposte per far ripartire il settore degli eventi.

"Nello spirito collaborativo che da sempre contraddistingue FEU, siamo qui oggi difatti a comunicare che abbiamo assieme all’Associazione ECM Quality Network, che rappresenta oltre 100 provider ECM e Società Medico Scientifiche, stilato un protocollo per la preparazione e la gestione di convegni sicuri, partendo dalle direttive date dalla Conferenza Stato Regioni", afferma Ceccotti. "Una collaborazione sinergica e stimolante che ci ha dato modo di confrontarci nel rispetto delle entità diverse - precisa Ceccotti - ma con uno scopo comune: quello di fornire i mezzi alle istituzioni necessari alla ripartenza.  Abbiamo già inviato tutta la documentazione al Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Comitato Tecnico Scientifico il professor Franco Locatelli con la speranza che lo stesso prenda in considerazione il protocollo in vista di un’auspicabile riapertura degli eventi a partire da quelli di formazione in ambito ECM".

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"D’altronde- dichiara Susanna Priore (nella foto), Presidente di ECM Quality Network - è proprio il Ministero della Salute - Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, con la Circolare 499 del 7/gennaio 2021 a specificare che la formazione continua del personale sanitario dei sistemi di emergenza territoriale non deve essere sospesa o rimandata (BLS-D)e stabilisce inoltre che tale formazione debba avvenire esclusivamente in modalità residenziale trattandosi di formazione pratica, indipendentemente dai vari divieti dei DPCM in corso. Quindi, gli enti Provider ECM, sono da subito chiamati ad organizzare ed erogare questi corsi di formazione oltre tutti quelli che si renderanno necessari. Tutto ciò, al fine di garantire i migliori percorsi di cura per tutti i cittadini, mettendo a frutto tutte le esperienze in campo di organizzazione sanitaria, che in questi ultimi mesi molti professionisti hanno acquisito".

Tutto ciò anche tenendo conto di quanto già sancito dall’art. 1 bis del Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19, modificato a seguito della conversione del decreto legge 30 luglio 2020 n. 83 nella legge n. 124 del 25.9.2020, nel quale è dato leggere espressamente che nell’ambito temporale di validità del testo normativo erano sospesi i congressi "ad eccezione di quelli inerenti alle attività medico-scientifiche e di educazione continua in medicina"), per poi far ripartire anche gli eventi in presenza.

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