La memoria delle cellule T, delle cellule B e gli anticorpi 'riattivati' da un successivo contatto, persisteranno per anni nella maggior parte dei guariti
Moltissimi studi scientifici dimostrano come, in quasi tutte le persone che hanno già avuto il Covid-19, la risposta immunitaria contro il Sars-CoV-2 sia di lunga durata e potrebbe forse accompagnarle per tutta la vita. E' quanto emerge da un'analisi di letteratura scientifica guidata da Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell'Istituto Clinico Diagnostico di Ricerca Altamedica e in via di pubblicazione sulla rivista internazionale Virus Disease.
La metanalisi ha preso in considerazione inizialmente circa 1000 studi eseguiti in tutto il mondo e pubblicati su riviste scientifiche, per poi selezionare i 50 più ampi e robusti che sono stati utilizzati per rispondere ad alcune domande, in primis sulla durata della risposta immunitaria in chi ha contratto il virus.
Un altro studio, pubblicato su Science nel 2020 ha rilevato anticorpi anti-spike in 30.082 individui, constatando che tali rimanevano per almeno tutto il periodo di osservazione. Ed esperimenti su macachi rhesus con applicazione tracheale di Sars-CoV-2 "hanno dimostrato che l'esposizione primaria al virus protegge completamente dalla reinfezione". Altri studi si basano invece sull'osservazione di altri comuni coronavirus, come quello di Huang uscito su Nature nel 2020, e "affermano che la protezione dalla reinfezione dura per anni", sottolinea Giorlandino. Ad esempio, coloro che hanno contratto la Mers causata da un virus 'cugino' del Sars-Cov-2, presentano anticorpi e cellule di memoria T anche molti anni dopo l'infezione. "E' pertanto ipotizzabile, per analogia, che anche il Sars-CoV-2 induca una lunga memoria immunitaria" e che tale "immunità duri forse anche tutta la vita".
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