Canali Minisiti ECM

Aifa, tocilizumab riconosciuto come farmaco per i pazienti Covid

Farmaci Redazione DottNet | 19/04/2021 16:04

Il medicinale sarebbe in grado di ridurre significativamente la mortalità nei pazienti ricoverati con Covid grave, riducendo i tempi di recupero di questi ultimi

L'immunosoppressore tocilizumab, già utilizzato con successo nella cura dell'artrite reumatoide è stato ufficialmente riconosciuto dall'AIfa (l'Agenzia Italiana del farmaco) come farmaco utile al trattamento dei pazienti Covid. Nuovi risultati di uno studio condotto recentemente dalla Oxford University avrebbero infatti dimostrato che il medicinale sarebbe effettivamente in grado di ridurre significativamente la mortalità nei pazienti ricoverati con Covid grave, riducendo i tempi di recupero di questi ultimi e limitando la necessità di ventilazione meccanica.

Sin dall'inizio si era intuito che il tocilizumab poteva essere utile contro il Covid 19 ma alcuni studi ne avevano messo in dubbio la reale efficacia. Ora l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) toglie ogni dubbio e, ai sensi della Legge 648/1996, esprime ufficialmente parere favorevole all’inserimento di tocilizumab tra i farmaci che potranno essere erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per il trattamento di Covid-19.

pubblicità

COME FUNZIONA IL TOCILIZUMAB
Il tocilizumab agisce bloccando il recettore dell’interleuchina 6 (IL-6R), una proteina che svolge un ruolo importante nella risposta immunitaria, legando la citochina (interleuchina-6) e trasducendo il segnale che rappresenta un componente attivatorio della risposta infiammatoria. Si è pensato quindi che il farmaco potesse aiutare a ridurre l’eccessiva risposta immunitaria (tempesta di citochine) indotta dall’infezione, evitando alcune delle complicanze più gravi della malattia. Nello studio che attualmente sta valutando più trattamenti potenziali, basato su oltre 36mila pazienti, è stata assegnata in modo casuale a 2.022 pazienti la somministrazione di tocilizumab, confrontando gli esiti clinici con altri 2094 pazienti trattati con la sola cura standard. Tra tutti i pazienti, l’82% ha inoltre ricevuto desametasone o un altro steroide sistemico, provando che il trattamento di combinazione con tocilizumab ha ridotto la mortalità di circa un terzo per i pazienti che necessitano ossigeno e di quasi la metà di in combinazione. Si tratta di un risultato importante perché significa che la Commissione Tecnico Scientifica si è detta favorevole a inserire il tocilizumab nell’elenco dei farmaci rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale, regolato dalla legge n. 648, affinché i pazienti trattati non debbano affrontarne il costo.

Commenti

I Correlati

La xerostomia è un disturbo comune che interessa tra il 12 e il 30% della popolazione generale, raggiungendo picchi fino al 61% tra gli anziani

Il CdA AIFA approva la riclassificazione delle glifozine nella fascia A dei prodotti rimborsati acquistabili in farmacia

Crescono la mole e l’aggiornamento di evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia ad ampio raggio: oltre al riequilibrio della cellula adiposa ‘disfunzionale’, al calo ponderale e al miglioramento della risposta insulinica

Per i pazienti con forma ormonosensibile metastatica

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti