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Gimbe: a metà maggio vedremo gli effetti delle riaperture

Infettivologia Redazione DottNet | 03/05/2021 12:55

Da una parte ci sono le ormai poche misure restrittive, i comportamenti delle persone e la campagna vaccinale, dall'altra ci sono i contatti sociali

Il lieve aumento dell'Rt rilevato dall'ultimo report dell'Iss potrebbe essere dovuto al rientro nelle scuole dopo Pasqua, mentre bisogna aspettare la metà di maggio per verificare gli effetti delle riaperture di questi giorni. Lo ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus.

"Sicuramente sappiamo che l'indice è il primo indicatore a crescere in caso di risalita dei casi -ha affermato Cartabellotta -. Potrebbe essere dovuto ad un incremento dei casi tra i bambini tornati a scuola subito dopo Pasqua. Adesso vedremo cosa succederà verso la metà di maggio, quando si valuteranno gli effetti di un'Italia tornata quasi completamente gialla. Adesso si intrecciano due forze, in una sorta di tiro alla fune: da una parte ci sono le ormai poche misure restrittive, i comportamenti delle persone e la campagna vaccinale, dall'altra ci sono i contatti sociali.

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Tra le due forze bisogna vedere quale prevarrà. La campagna vaccinale aiuta, dobbiamo ricordare che sono state vaccinate soprattutto le fasce più anziane, quindi l'impatto a breve termine sarà soprattutto sulle ospedalizzazioni e sulla malattia grave, per vedere un effetto sui contagi bisognerà avere una copertura più ampia". Secondo Cartabellotta nel 'Recovery Plan' mancano riforme per la sanità. "C'è scritto abbastanza bene cosa bisogna fare, non è chiaro come bisogna farlo. Le riforme strutturali non si vedono nel piano. Speriamo che nella parte applicativa del piano queste cose possano essere migliorate".

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