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Errori nelle somministrazioni a Trento e Napoli

Sanità pubblica Redazione DottNet | 10/06/2021 18:13

Nella città altoatesina inoculato Vaxzevria anziché Moderna. Anche a Napoli ma al posto di Pfizer

A Trento 11 errori di somministrazione di Vaxzevria anziché Moderna. Lo rende nota l’Azienda provinciale per i servizi sanitari spiegando che “nella giornata dell’8 giugno è stata riscontrata la somministrazione di sette dosi di richiamo con un vaccino diverso da quello utilizzato per la prima dose. Altre quattro persone hanno ricevuto come prima dose un vaccino diverso da quello previsto per la loro fascia d’età/categoria”. Nello specifico, spiega la Apss, “a queste undici persone è stato somministrato il vaccino Vaxzevria anziché il vaccino Moderna”.

L’Azienda provinciale per i servizi sanitari evidenzia come"il caso è stato prontamente individuato grazie ai protocolli di controllo utilizzati dalle strutture vaccinali”. E come “il caso di martedì riguarda un’unica seduta vaccinale, a fronte di oltre 330mila vaccinazioni somministrate”. La Apss ha provveduto a richiamare le 11 persone coinvolte allo scopo di monitorarle, “per verificare eventuali effetti collaterali” e per predisporre un controllo anticorpale “propedeutico ad un’eventuale ulteriore richiamo”.

Eerrore simile anche a Napoli dove quarantaquattro persone sono state vaccinate per errore a loro insaputa con AstraZeneca. Lo riferisce l'edizione napoletana di Repubblica. È accaduto domenica 30 maggio nel centro vaccinale della Fagianeria a Capodimonte. A quanto scrive Repubblica "si sarebbe trattato di un errore del farmacista incaricato di prendere il flacone: anziché Pfizer ha scongelato il vaccino sbagliato e preparato siringhe (si trattava della prima dose) contenenti il siero anglo-svedese. Ma chi ha somministrato il vaccino, questo affermano sempre dall'Asl, era sicuro di aver utilizzato Pfizer, così come chi ha avuto l'inoculazione. Anche sul certificato era attestato erroneamente che era stato utilizzato il vaccino americano". L'Asl sta contattando le 44 persone (sono napoletani tra i 18 e 38 anni) per avvisarle di quanto accaduto: ovvero che sono stati vaccinati con AstraZeneca e non con Pfizer.  "Nessuna macchina organizzativa o azione umana, per quanto ci si possa lavorare, è scevra da errori - afferma Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro sentito da Repubblica - nonostante la massima attenzione e i protocolli che abbiamo messo in campo, quanto accaduto ci ricorda che non si può e non si deve mai abbassare la guardia. Va anche detto che l'errore, in questo caso, ha come risultato l'immunizzazione da un virus che è sempre e comunque il rischio maggiore".

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