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Da Janssen una nuova soluzione digitale per aiutare le persone che soffrono di schizofrenia

Aziende Redazione DottNet | 21/10/2021 13:50

ISY – Insieme a Te è la web app che permette ai pazienti di ricevere un importante supporto nella gestione del day by day aiutandoli a restare in contatto con il proprio medico

Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, da sempre impegnata nell’area della Salute Mentale, lancia una nuova soluzione digitale volta ad aiutare le persone che soffrono di schizofrenia nel raggiungimento degli obiettivi quotidiani. Si chiama ISY – Insieme a te ed è una piattaforma intuitiva e coinvolgente che ha l’obiettivo di supportare i pazienti nella programmazione della loro quotidianità, elemento fondamentale nella fase di riabilitazione, agevolando il rapporto medico-paziente al fine di migliorare la qualità di vita di chi è affetto da questa patologia. Questa nuova soluzione digitale si avvale del patrocinio della SIP (Società Italiana di Psichiatria).

La schizofrenia è un disturbo psichiatrico che influisce fortemente sulla capacità dell’individuo di distinguere fra realtà e immaginazione, rendendolo incapace di prendersi cura di sé stesso se non adeguatamente trattato. Ad oggi, grazie ai progressi nelle terapie, questa patologia può essere gestita efficacemente. La schizofrenia è considerata uno fra i disordini mentali più debilitanti e gravi, in grado di creare un enorme impatto sociale ed economico per pazienti, caregiver e società. In Italia, sono quasi 304mila[1] le persone affette da questa malattia (20 milioni nel mondo)[2] il cui impatto economico corrisponde a 2.7 miliardi di euro, equamente divisi fra costi indiretti e diretti (dei quali il 10% è costituito da farmaci e l’81% da ospedalizzazione). Inoltre, nel mondo oltre il 69% dei malati non riceve cure appropriate[3] e il 75% sperimenta ricadute[4], spesso per il mancato rispetto o l’abbandono del piano di trattamento concordato

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"La schizofrenia è una patologia dall’impatto complesso e multifattoriale  per i pazienti e i caregiver e una presa in carico moderna, efficace e scientificamente evoluta da parte degli specialisti risulta fondamentale – afferma Massimo Di Giannantonio, Presidente della Società Italiana di Psichiatria, che ha concesso il patrocinio ad ISY -  Tale ventaglio di interventi terapeutici integrati deve essere continuativo fin dall’esordio della patologia e perdurare costantemente durante le fasi della stabilizzazione, nell’approccio e nel progetto del raggiungimento della recovery. È nella paziente costruzione degli obiettivi terapeutici che risiede il golden standard del trattamento che arriva nelle fasi finali ad una particolare alleanza terapeutica fra paziente operatori e caregiver, capace di produrre il risultato ottimale, ovvero il conseguimento del più ampio livello di autonomia e indipendenza."

Sulla base di queste evidenze e dei dati che interessano questa grave malattia, Janssen Italia, con la collaborazione di Human Insight, ha dato vita a ISY - Insieme a Te, una soluzione pratica e intuitiva che permette ai pazienti, di ricevere un supporto nella programmazione giornaliera delle attività e nel raggiungimento dei propri obiettivi quotidiani. Avere accesso a ISY è semplice: per ogni centro medico interessato all’attivazione è necessario compilare un form e inviare i dati di ogni professionista che utilizzerà la piattaforma. Una volta completata l’iscrizione, lo psichiatra potrà coinvolgere i pazienti condividendo con ognuno di essi semplicemente il link all’app. 

"Nella presa in carico delle persone affette da schizofrenia gli obiettivi del trattamento devono essere significativi e condivisi da parte del paziente: aspettative positive, responsabilità e opportunità concrete sono gli ingredienti del paradigma della recovery che sta guadagnando spazio fra le prassi innovative a livello internazionale. L’app ISY è volta proprio a favorire da un lato l’organizzazione delle attività quotidiane nelle aree della gestione del tempo libero, delle relazioni sociali e dello svolgimento di attività produttive, che sono i temi principali dei percorsi di riabilitazione del paziente, dall’altro contribuisce a favorire il coinvolgimento attivo dei pazienti ma anche dei loro famigliari e degli operatori nella co-costruzione di questi percorsi, che è la dimensione senza la quale diventa impossibile attuare concretamente il recupero della persona ed il sostanziale miglioramento della sua qualità di vita". Dichiara Antonio Vita, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, Brescia.

Ma quali sono le funzioni di ISY? Lo specialista, che accede alla piattaforma da PC, potrà mantenere il paziente coinvolto e motivato in ogni momento della giornata, inviargli richieste di documenti e reminder per le visite, confrontarsi via chat con altri colleghi della sua clinica per un rapido scambio di informazioni e accedere alla bacheca virtuale della struttura. Il paziente potrà, invece, scaricando l’app sul proprio cellulare, visualizzare l’agenda di planning personale, effettuare richieste di aiuto al proprio caregiver in caso di difficoltà e disporre di contenuti di approfondimento e supporto - come letture, consigli su varie tematiche - e svago. Attraverso un’efficiente organizzazione delle attività, i medici potranno garantire un’assistenza costante finalizzata alla riabilitazione della persona. 

"Janssen, è impegnata da oltre 60 anni nel campo della salute mentale. Da allora la nostra ricerca non si è fermata perché nella lotta alle malattie mentali resta ancora tanto da fare. È notizia dei giorni scorsi che l’OMS ha incluso la nostra molecola per il trattamento della schizofrenia nella lista dei farmaci essenziali per l’umanità" – afferma Loredana Bergamini, Direttore Medico di Janssen Italia - "Il nostro impegno, però, non si traduce solo nella ricerca e sviluppo di nuove ed efficaci opzioni terapeutiche, ma si sostanzia anche nell’essere al fianco di tutti gli interlocutori dell’ecosistema per portare a benefici in tanti aspetti della vita dei pazienti. Tra queste iniziative, oggi c’è anche ISY, una soluzione digitale che, siamo certi, faciliterà il rapporto tra medico e paziente essenziale nella gestione di questa patologia e nel raggiungimento degli obiettivi quotidiani"

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