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Da Cdc via libera al vaccino Shingrix contro l'Herpes Zoster

Farmaci Redazione DottNet | 22/10/2021 16:14

Indicato negli adulti di 19 anni e oltre immunodeficienti o immunosoppressi a causa di malattie o terapie

Il Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (Acip) dei Centers for Disease Control and Prevention americani ha votato all’unanimità la raccomandazione di 2 dosi del vaccino Shingrix di GSK per la prevenzione dell’Herpes Zoster e delle sue complicazioni negli adulti di 19 anni e oltre immunodeficienti o immunosoppressi a causa di malattie o terapie. Il vaccino Shingrix combina un antigene non vivo con un sistema adiuvante specificamente progettato per generare una risposta immunitaria specifica del virus Varicella Zoster.

La FDA ha già approvato il vaccino nel luglio scorso per la prevenzione dell’Herpes Zoster negli adulti di età pari o superiore ai 18 anni che sono o saranno ad aumentato rischio di Herpes Zoster a causa di immunodeficienza o immunosoppressione causata da una malattia o terapia nota. “La raccomandazione di oggi è un importante progresso clinico nel fornire protezione dall’Herpes Zoster e dalle sue complicazioni agli adulti con immunodeficienza o immunosoppressione – dice Sabine Luik, Chief Medical Officer & Svp Global Medical Regulatory & Quality, GSK – Il voto dell’Acip aiuta ad affrontare un bisogno insoddisfatto esistente, poiché gli individui immunocompromessi sono a maggior rischio di malattia”.

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La nuova raccomandazione si basa su studi clinici che hanno esaminato la sicurezza e l’efficacia di Shingrix in adulti (≥18 anni di età) che avevano subito un trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche e in quelli in trattamento per tumori ematologici maligni.
Ulteriori dati di sicurezza e immunogenicità sono stati generati in adulti che erano, o si prevedeva fossero, immunodeficienti o immunosoppressi a causa di malattie o terapie note, compresi i pazienti con Hiv, tumori solidi e trapianti renali.

Per gli adulti immunocompetenti Shingrix deve essere somministrato in 2 dosi, a distanza di 2-6 mesi. Per gli adulti che sono o saranno immunodeficienti o immunosoppressi a causa di una malattia nota o di una terapia, e che beneficerebbero di un programma di vaccinazione più breve, la seconda dose può essere somministrata da 1 a 2 mesi dopo la prima dose. Le raccomandazioni dell’Acip verranno ora trasmesse al direttore dei Cdc e al Dipartimento della Salute e dei Servizi umani degli Stati Uniti per la revisione e l’approvazione. Una volta autorizzate, le raccomandazioni finali saranno pubblicate in un futuro Morbidity and Mortality Weekly Report.
 

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La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

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