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Fra tamponi e vaccini affari in crescita per le farmacie. Federfarma: non è così

Farmacia Redazione DottNet | 02/01/2022 21:02

Tobia: Per effettuare questa massa di tamponi le farmacie hanno dovuto montare gazebo e assumere personale specializzato e poi gli amministrativi che lavorano le comunicazioni

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati in Italia oltre un milione di tamponi: tolti i 250mila molecolari, circa i due terzi sono stati processati nelle farmacie, quindi oltre 650mila, e il restante nei laboratori e negli hub. IlSole24ore ha provato a fare i conti in tasca ai farmacisti per quantificare il fiume di soldi: «Assolutamente no – risponde al quotidiano economico Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma – quest’idea di soldi stratosferici la smentisco, con evidenze alla mano. Siamo al fianco delle istituzioni in questa battaglia, e per effettuare questa massa di tamponi le farmacie hanno dovuto montare gazebo e assumere personale specializzato, che per ogni tampone impiega diversi minuti, e poi il personale amministrativo che lavora le comunicazioni, la fase decisiva del tracciamento. Tutto questo ha costi elevati, e il resto dell'attività è molto ridotto».

Un tampone ha il prezzo calmierato di 15 euro, quello per i ragazzi 12-18 anni 8 euro e gli altri sette sono rimborsati dalla struttura commissariale.

 «Le farmacie più grandi e che lavorano su numeri importanti possono strappare nelle forniture prezzi migliori, ma non vale per tutti». In effetti secondo quanto raccolto in giro, le grandi farmacie – singole o legate ad una catena di un’unica proprietà, come accade più spesso nelle grandi città - realizzano profitti più che significativi, ma a quanto è ormai chiaro in un'ottica di economia di scala. E non sulle mascherine: le Ffp2 certificate, dal prezzo oscillante di 1-1,5 euro, ormai si trovano ovunque, dai supermercati ai tabaccai, e quindi i margini su quel fronte sono minimi. Iqvia intanto ha pubblicato alcuni dati:  nella settimana 6-12 dicembre i tamponi in farmacia hanno rappresentato 7,1 milioni di euro, rispetto a 6,3 della settimana precedente, 2,4 milioni per mascherine (dato in calo) e 365mila euro per igienizzanti (anche questo in calo).

Dunque, un esercizio medio esegue almeno 50 tamponi al giorno – il 70% rientra in questa fascia – quindi un giro d’affari che può arrivare anche a 20mila euro al mese, mentre le più grandi moltiplicano la cifra. In novembre i ricavi da test in farmacia – dati Iqvia - sono stati 30milioni, 28 in ottobre e 17 in settembre. Sui vaccini la questione è più complicata: non tutte le regioni hanno siglato accordi con le farmacie per somministrare le dosi, ma si tratta di diverse migliaia. «C’è un elemento che voglio aggiungere - dice Tobia al Sole24ore - che riguarda il ruolo svolto dei farmacisti e il loro personale impegnato nei test nel convincere le persone a vaccinarsi».

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