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Scadenza green pass: si avvicina per medici e infermieri che hanno fatto la terza dose

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/01/2022 20:27

Oms: Dopo Omicron la fine della pandemia in Europa. Israele: La quarta dose di vaccino per le persone over 60 offre una protezione tripla

Sulla scadenza del Green pass per chi ha fatto il richiamo/terza dose “si valuteranno soluzioni”. E’ quanto si apprende da fonti di governo, in relazione alla durata del pass, che dal primo febbraio passera’ da 9 mesi a sei. Scadenza che potrebbe provocare problemi in chi ha fatto da tempo il booster, visto che al momento non si parla di quarta dose. Il problema riguarda fragili e over80 e poi in particolare medici e gli infermieri, poi i settantenni e i sessantenni, infine tutti gli altri. Le strade a questo punto sono due: la prima è quella di rivedere la durata del green pass per chi ha fatto la terza dose di vaccino, la seconda è quella di cambiare i regolamenti sugli obblighi di mostrare il green pass rinforzato, che per gli over50 è necessario esibire sul posto di lavoro.

Ed è arrivata una proposta per risolvere il problema da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio: “La strada più semplice è prorogare sine die la certificazione verde per tutti coloro che hanno completato il ciclo vaccinale. Per tutti gli altri, per chi è ancora fermo alla seconda dose, deve restare la validità di sei mesi. Se in autunno si dovesse decidere che serve la quarta dose, allora si potrà rivedere la scadenza”. Bisogna fare in fretta per non lasciare nessuno scoperto nonostante la tre dosi, fatte in un periodo in cui magari alcuni non avevano neanche iniziato il ciclo vaccinale.

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 "Stiamo ricevendo centinaia di messaggi allarmati da pazienti convinti che dal 1° febbraio il loro green pass non sarà più valido. Purtroppo il ministero della Salute sta inviando una comunicazione scritta in modo poco chiaro, che sta generando una grave confusione". Così in una nota la Fimmg - Federazione italiana medici di Medicina generale - della Campania che conferma la grande incertezza sull'argomento.  "Il messaggio del ministero della Salute - spiegano i medici di famiglia - inizia con un'allarmante dichiarazione: dal 1° febbraio la certificazione verde Covid-19 non sarà più valida in Italia a seguito del passaggio da 9 a 6 mesi della durata di validità della certificazione per vaccinazione oppure per guarigione post vaccinazione. Poi l'invito a prenotare la dose di richiamo (booster) entro il 30 gennaio 2021 'così potrai ottenere la nuova certificazione che avrà una durata di 6 mesi dalla data di somministrazione del vaccino'. Ciò che non viene messo sufficientemente in luce è che chi ha fatto la dose di richiamo o, nel frattempo, ha avuto il green pass di guarigione, non deve tenere conto di questo avviso". "I medici di famiglia della Fimmg Campania - conclude la nota - auspicano che il Ministero possa correggere queste comunicazioni per rendere chiaro come l'avviso di scadenza del green pass riguarda solo i cittadini che non hanno fatto la dose di richiamo e che non sono in regola con gli obblighi vaccinali".

Ma sulla variante ci sono novità dall'Oms: "siamo in una nuova fase che dovrebbe "plausibilmente" portare all'estinzione del virus". L'analisi è del responsabile dell'Oms per l'Europa Hans Kluge che prevedere un nuovo picco di casi entro marzo, con il 60% dei cittadini europei contagiati, prima della graduale fine dell'incubo. Una luce in fondo al tunnel, dunque, mentre il virus continua a correre con picchi di contagi in tutto il mondo.  Non solo in Europa (la Germania ha toccato un'incidenza settimanale record di 772,7 casi su 100 mila abitanti) ma anche in Russia e in tutta l'Asia, dalla Cina fino alla Nuova Zelanda. Dove la premier Jacinda Ardern ha rinviato le nozze, a causa delle nuove restrizioni decise dal suo governo. "Il mio matrimonio non sarà celebrato", ha confermato, dopo aver illustrato nel dettaglio le misure messe in campo, tra cui un limite di 100 persone, tutte completamente vaccinate, per qualsiasi incontro o evento. "Non sono diversa dalle migliaia di altri neozelandesi che hanno vissuto situazioni molto più devastanti a causa della pandemia, inclusa quella particolarmente dolorosa di non poter stare con i propri cari quando sono gravemente malati", ha tagliato corto la premier annunciando il rinvio delle nozze. Una decisione presa dopo un picco di casi nella vicina Australia (88 morti in un solo giorno), con l'obiettivo di continuare a rimanere tra le nazioni meno colpite dal Covid: la nuova Zelanda ha registrato ufficialmente 15.104 contagi e 52 decessi dall'inizio della pandemia.

La corsa di Omicron preoccupa anche la Cina, determinata a portare avanti gli imminenti giochi invernali e per questo pronta a chiudere, come accaduto nelle scorse settimane, intere città anche per pochi casi, oppure a monitorare, con tamponi a tappeto, intere province. E' quello che sta accadendo a Fengtai, uno dei 16 distretti della municipalità di Pechino, dove le autorità sanitarie hanno dato il via ad un controllo generalizzato, con un round di tamponi molecolare su tutto il territorio dopo la segnalazione di un nuovo cluster. E' giunta invece al terzo record giornaliero consecutivo di contagi la Russia. Sono stati 63.205 i casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, dopo i 57.212 contagi di sabato e le 49.513 infezioni di venerdì scorso. Anche Mosca - epicentro dell'epidemia nel Paese - ha segnato un nuovo record, per il quarto giorno consecutivo, con 17.528 nuovi casi. Sia i contagi della capitale, sia quelli nel resto del Paese sono dovuti soprattutto alla diffusione della variante Omicron.

La quarta dose di vaccino per le persone over 60 offre una protezione tripla contro malattie gravi e una protezione doppia contro le infezioni nell'ondata attuale guidata dalla variante Omicron. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità israeliano, citato dai media, sulla base ad una "analisi iniziale" da parte di esperti di varie importanti istituzioni accademiche e sanitarie mettendo a confronto chi ha già ricevuto la quarta dose e chi ha avuto la terza almeno da quattro mesi. Ovvero - ha aggiunto - su circa 400.000 israeliani che hanno ricevuto il quarto vaccino (over60 e fragili) e 600.000 che hanno ricevuto tre dosi.

L’Ue, nel frattempo, prepara un nuovo modello di gestione della pandemia per i viaggi eliminando l’approccio delle «aree geografiche di provenienza dei viaggiatori», superando cioè il sistema delle mappe di contagio che resteranno «solo a livello informativo». Lo prevede il testo della raccomandazione concordato dagli ambasciatori Ue e anticipato da El Pais in vista del consiglio affari generali di martedì. Le restrizioni non saranno più legate all’aerea di arrivo ma alla situazione del viaggiatore: vaccinazione, guarigione o test (sempre 72 ore per i molecolari, 24 e non più 48 per gli antigenici). Confermata la validità dei Green Pass a 9 mesi. Intanto fanno notare fonti governative, non c’e’ invece alcuna conferma sul fatto che le ordinanze non verranno prorogate, in merito alla scadenza il 31 gennaio dell’obbligo del tampone per entrare in Italia dall’estero, anche da Paesi Ue, anche per chi ha il Green pass ed e’ stato vaccinato con la terza dose.

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