Le istituzioni scolastiche potranno acquisire le Fpp2 necessarie nelle farmacie o presso gli altri rivenditori autorizzati che abbiano aderito al protocollo d’intesa del 4 gennaio che prevedeva un costo di 0,75 centesimi a mascherina
Le mascherine Ffp2 destinate ai soggetti in autosorveglianza non saranno gestite a livello centralizzato ma l’acquisto sarà a carico delle singole ascuole. Il 21 gennaio il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge relativo ai nuovi sostegni alle attività in crisi per il Covid e per intervenire sui prezzi delle bollette. Per la scuola sono previsti 45,22 milioni per fornire gratuitamente mascherine Ffp2 agli alunni, gli insegnanti e il personale scolastico in auto sorveglianza.
Quello che però bisogna osservare è che le mascherine non saranno distribuite a livello centralizzato, dalla struttura commissariale ad esempio, bensì l’acquisto spetterà alle scuole: Fino a fine febbraio, infatti, le istituzioni scolastiche potranno acquisire le Fpp2 necessarie nelle farmacie o presso gli altri rivenditori autorizzati che abbiano aderito al protocollo d’intesa del 4 gennaio, che prevedeva un costo di 0,75 centesimi a mascherina.
Ecco il testo completo: “Al fine di assicurare la fornitura di mascherine di tipo Ffp2 a favore degli alunni e del personale scolastico in regime di auto sorveglianza, sulla base di un’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che ne comprovi l’effettiva esigenza, le farmacie e gli altri rivenditori autorizzati che hanno aderito al protocollo d’intesa stipulato ai sensi dell’art. 3 del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 229, forniscono tempestivamente le suddette mascherine alle medesime istituzioni scolastiche, maturando il diritto alla prestazione di cui al comma 2. Per l’attuazione del periodo precedente, il fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 per l’anno scolastico 2021/2022 di cui all’art. 58, comma 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è incremento nel limite di spesa di 45,22 milioni di euro nel 2022”.
Si tratta di un’altra attività che si aggiunge alle innumerevoli di tipo sanitario che le scuole stanno affrontando. Uno sfogo, l’ultimo in ordine temporale, è arrivato dai dirigenti scolastici: “Mentre la politica è concentrata solo sull’appuntamento, di cui non disconosciamo la rilevanza, dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, nella maggior parte delle scuole si lavora nel caos perché il servizio, completamente snaturato, deve supplire alle carenze di quello sanitario territoriale”, ha detto il Presidente nazionale ANP Antonello Giannelli, che sottolinea come “i dirigenti e i loro collaboratori non riescono più a occuparsi di questioni scolastiche ma esclusivamente di problemi sanitari e parasanitari. In un momento in cui sempre più alunni e studenti, colpiti dalla pandemia, avrebbero bisogno di particolari attenzione e cure”.
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