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Vaccini a Rna per somministrazione orale con una capsula hi-tech

Farmaci Redazione DottNet | 02/02/2022 14:44

Il risultato si deve a scienziati del MIT di Boston da anni impegnati a sviluppare capsule hi-tech per somministrare farmaci come anticorpi monoclonali o altre macromolecole

In futuro vaccini ad Rna come quelli in uso oggi contro il Covid potrebbero essere somministrati per bocca: è stata sviluppata infatti una capsula per somministrare per via orale i vaccini ad Rna o anche nuove future terapie basate sul meccanismo dell'Rna messaggero. Reso noto sulla rivista Matter, il risultato si deve a scienziati del MIT di Boston da anni impegnati a sviluppare capsule hi-tech per somministrare farmaci come anticorpi monoclonali o altre macromolecole.  "Gli acidi nucleici, in particolare l'RNA, possono essere estremamente sensibili alla degradazione, in particolare nel tratto digestivo.

Superare questo problema consente di aprire la strada a tanti nuovi approcci terapeutici, inclusi i vaccini somministrati oralmente," ha spiegato il coordinatore del lavoro Giovanni Traverso (nella foto).  Negli ultimi anni Traverso ha sviluppato diverse capsule per traghettare per bocca farmaci normalmente solo iniettabili.  In questo nuovo lavoro Traverso ha creato un 'bozzolo' molecolare fatto di polimeri ramificati per proteggere l'Rna messaggero.

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Ha inserito nella capsula di nanoparticelle il bozzolo caricato con 50 microgrammi di Rna (in questo caso il codice di una 'proteina reporter', la cui presenza nei tessuti si evidenzia per fluorescenza).  In test su maiali, tre di queste capsule per un totale di 150 microgrammi di Rna - più della quantità contenuta nei vaccini anti—Covid - sono state somministrate agli animali e la proteina reporter è stata avvistata nello stomaco e nel fegato. Naturalmente si tratta di un lavoro ancora preliminare ma le premesse sono buone: il tratto digerente, infatti, è uno snodo importante per il sistema immunitario e quindi potrebbe rappresentare un ottimo candidato per veicolare dei vaccini. Ma c'è spazio anche alla possibilità di nuove terapie basate sugli Rna messaggeri, ad esempio per curare le ulcere o altri problemi del tratto digerente.

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