In sette giorni la percentuale di donne in gravidanza ricoverate nelle aree Covid di Ginecologia e Ostetricia ed entrate in sala parto è cresciuta fino al 26%
Una donna su 4 ha partorito con il Covid. È la rilevazione Fiaso relativa alla settimana 25 gennaio-1 febbraio in 8 ospedali sentinella. In sette giorni la percentuale di donne in gravidanza ricoverate nelle aree Covid di Ginecologia e Ostetricia ed entrate in sala parto è cresciuta fino al 26%. Una settimana fa, invece, le partorienti positive erano il 16% dei casi. Tra le positive al momento del parto, il 49% non era vaccinato. È stata analizzata, inoltre, la condizione vaccinale di tutte le partorienti, positive e non: le vaccinate erano solo il 55%. Di contro, il 45% non aveva fatto la profilassi nonostante sia raccomandata.
Su un totale di 251 parti monitorati nelle 8 strutture sanitarie dalla Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), 65 sono avvenuti in area Covid.
“Il numero di partorienti che arrivano in ospedale e risultano positive al Covid è in crescita e crea pressioni sulle strutture sanitarie costrette a duplicare i percorsi e a dirottare risorse per aree ostetriche Covid. Occorre più che mai rivolgere un appello non solo a mamme e papà, ma anche e soprattutto ai medici, in particolare i ginecologi, che seguono le gravidanze e con i quali le future madri hanno un rapporto di fiducia: avviino una campagna seria di sensibilizzazione per fugare i dubbi delle donne sulla sicurezza del vaccino e convincerle a vaccinarsi”, commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.
I medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità)
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