Canali Minisiti ECM

Allo Spallanzani il primo paziente trattato con Paxlovid

Farmaci Redazione DottNet | 05/02/2022 15:07

Sono 3 compresse da prendere la mattina e 3 la sera, per 5 giorni

All'Istituto Spallanzani di Roma il primo paziente Covid-19 trattato con la pillola antivirale di Pfizer in Italia. Paxlovid è stato prescritto a un uomo di 54 anni, con malattia cardiovascolare e Covid-19, sintomatico da 3 giorni. Lo comunica la direzione dell’istituto. Il farmaco è composto da un antivirale, il Nirmatrelvir, e da un farmaco potenziante, il Ritonavir. Sono 3 compresse da prendere la mattina e 3 la sera, per 5 giorni.

"Da tempo insisto su terapie (monoclonali e antivirali) e vaccino, strumenti integrativi e non sostitutivi l'uno dell'altro. Ora siamo in grado di liberare gli ospedali da ricoveri" Covid "incongrui, per destinarli anche alle altre patologie a partire da quelle oncologiche e cardiovascolari. Siamo sulla strada giusta", afferma Francesco Vaia, direttore dell'Inmi Spallanzani di Roma.

Mentre l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, in una nota sottolinea: "Il contrasto al Covid ci ha insegnato che il fattore tempo è essenziale. Bene ha fatto l'Istituto Spallanzani a partire subito con i reclutamenti per la somministrazione del nuovo antivirale Paxlovid", la pillola di Pfizer, "un'arma in più che non sostituisce il vaccino. Nella giornata di domani si partirà anche negli altri centri regionali". "Il Lazio - sottolinea - è tra le Regioni che hanno le migliori performance nella copertura vaccinale, nella somministrazione degli anticorpi monoclonali e degli antivirali".

Ieri la struttura commissariale per l'emergenza Covid guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo ha informato che da oggi, venerdì 4 febbraio, sarebbe iniziata la distribuzione alle Regioni/Province autonome dei primi 11.200 trattamenti completi di Paxlovid*, nell’ambito del contratto finalizzato lo scorso 27 gennaio dalla Struttura commissariale con la casa farmaceutica Pfizer, d’intesa con il ministero della Salute. Il contratto - si spiega - prevede la fornitura di complessivi 600mila trattamenti completi nel corso del 2022, i quali verranno progressivamente distribuiti alle Regioni – non appena disponibili - secondo le indicazioni del ministero della Salute e dell’Aifa.

Commenti

I Correlati

Cartabellotta: "Il DFP 2025 conferma che, in linea con quanto accaduto negli ultimi 15 anni, la sanità pubblica continua a non rappresentare una priorità per il Paese"

Sottosegretario Gemmato: “La prevenzione passa anche dalla corretta alimentazione. Il TanSiN sarà un punto di riferimento per una popolazione più consapevole e in salute”

L’approvazione Europea è supportata dai risultati dello studio clinico di Fase 3 SELECT GCA che ha dimostrato che i pazienti trattati con upadacitinib hanno raggiunto l’endpoint primario della remissione sostenuta e importanti endpoint secondari

Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti