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Classifica migliori ospedali del mondo: sette italiani, Gemelli e Sant'Orsola al top

Sanità pubblica Redazione DottNet | 04/03/2022 16:09

Il Niguarda è terzo, al 72esimo posto. Altri quattro sono fra i primi duecento. Il primo ospedale europeo classificato è il Charité - Universitätsmedizin Berlin di Berlino

Ci sono sette ospedali italiani nella speciale classifica di Newsweek che quest’anno ha preso in esame 2.200 strutture in 27 nazioni; il ranking tiene conto di una serie di Key Performance Indicators (KPI), dei risultati di decine di migliaia di interviste a medici e professionisti sanitari e di questionari di client satisfaction sull’ospedale compilati da pazienti. Obiettivo di questo studio è fornire il miglior confronto tra ospedali, in termini di performance e reputation, basato su dati.

Il primo dei sette è il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs che per il secondo anno consecutivo è il ‘migliore ospedale del Paese’. E non solo. Rispetto allo scorso anno, quando figurava al 45° posto nel ranking mondiale, quest’anno il Gemelli guadagna ben otto posizioni, salendo al 37° di questa prestigiosa classifica dei migliori ospedali al mondo. Il secondo è il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, terzo il Niguarda, che si è classificato al cinquantesimo posto nella classifica "World's best hospitals 2022". Il riconoscimento di Newsweek non è una novità per l'ospedale milanese, quanto una conferma: già nel 2020 infatti la struttura era entrata nelle migliori cinquanta al mondo. Gli altri sono Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI), Ospedale San Raffaele - Gruppo San Donato di Milano, IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera di Padova. L’Italia conta poi altri 4 ospedali tra i primi 200: Ospedale di Borgo Trento a Verona, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Policlinico San Matteo di Pavia e Spedali civili di Brescia. Ai vertici mondiali, secondo il settimanale americano e l’istituto di statistica che ha stilato la classifica, si collocano tre nosocomi statunitensi: la Mayo Clinic di Rochester, la Cleveland Clinic di Cleveland e il Massachusetts General Hospital di Boston. Il primo ospedale europeo classificato è il Charité - Universitätsmedizin Berlin di Berlino che troviamo al 6° posto.

Gli ospedali di tutto il mondo, compresi quelli top elencati nella classifica dei ‘best 250’ di Newsweek, negli ultimi due anni si sono trovati a fronteggiare un enorme carico di lavoro, legato all’emergenza pandemica, che ha comportato anche ingenti spese (come quelle per la gestione di decine di nuovi posti di terapia intensiva, l’acquisto di nuovi ventilatori, di macchine per Ecmo, ecc.), che hanno spesso mandato in rosso i loro budget. Ma quello che ha permesso ai ‘best hospital’ di entrare a far parte di questo ranking – commentano gli esperti che hanno stilato la classifica di Newsweek – è stata la loro capacità, nonostante tutto, di erogare un’assistenza sanitaria di livello superiore e di continuare a fare ricerca e innovazione, anche in mezzo a scenari drammatici. Quelli elencati nella classifica di Newsweek sono gli ospedali che hanno davvero fatto la differenza in questa crisi globale.

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“È un risultato tanto più importante e in grado di rafforzare il senso di appartenenza di tutta la nostra numerosissima squadra – dichiara Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs – in una fase storica dove tutti stiamo risentendo dell’impegno prolungato nel contrasto al Covid che, purtroppo, salvo brevi tregue, ci ha visto impegnati 7 giorni su 7 negli ultimi 2 anni. Questo riconoscimento per il secondo anno consecutivo conferma la validità delle scelte di fondo assunte e del sistema di governo volto a coniugare l’attività didattica e di ricerca con quella assistenziale di un Policlinico Universitario. L’analisi di Newsweek si basa su requisiti ben documentati che mirano a fondere e bilanciare l’aspetto gestionale con quello clinico, ampiamente apprezzati dal riconoscimento ottenuto lo scorso anno con l’accreditamento della Joint Commission International (JCI)". "I conoscitori del mondo dell’assistenza per acuti in ambito ospedaliero - prosegue - attribuiscono a questo schema di accreditamento un vero benchmark mondiale dei sistemi di verifica e attestazione dei sistemi di miglioramento continuo della qualità professionale verso l’eccellenza. In quella occasione il team di valutatori internazionali riconobbe a tutti noi, collaboratori del Policlinico riuniti e collegati, di ‘aver conosciuto un Ospedale straordinario del quale essere orgogliosi come collaboratori che operano al suo interno, come cittadini di Roma e come occasione di orgoglio per l’intero Paese’. Quello appena trascorso è stato un altro anno difficile per il perdurare dell’emergenza pandemica che ha frenato e imposto un ridimensionamento di tanti nostri progetti. Questo non ci ha impedito di guardare avanti e di disegnare un futuro popolato di iniziative e progetti di rilievo internazionale, come il nuovo centro ‘Cuore’ che sorgerà nei prossimi anni, accanto al centro ‘Brain’ per le patologie neurologiche e al ‘Cancer Center’. Resta il rammarico di essere stati esclusi in quanto privati dalle misure del PNRR rivolte al settore della sanità. Cionondimeno la nostra azione non è stata arrendevole ma volta a rilanciare capacità progettuale nonostante talune scelte di indirizzo politico che francamente riteniamo non meritate”.

Il Grande ospedale metropolitano di Niguarda ha oltre 80 anni di storia: è stato aperto il 10 ottobre 1939 e comprende al suo interno tutte le specialità cliniche e chirurgiche per l’adulto e il bambino, incluso un centro per i grandi ustionati. Proprio relativamente ad alcune specialità cliniche la posizione in classifica del Niguarda è tra le migliori al mondo: è al 37esimo posto per la Gastroenterologia, al 53esimo per quanto riguarda l’Oncologia, all’80esimo per la Neurochirurgia, al 91esimo posto per la Cardiologia e al 96esimo per la Neurologia. "Siamo particolarmente fieri e orgogliosi di questo riconoscimento internazionale, che testimonia il grande lavoro dei nostri professionisti nella cura e nella ricerca scientifica", ha commentato in una nota il direttore generale Marco Bosio. Complimenti sono giunti anche dal presidente Attilio Fontana e dalla vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti che hanno approfittato del riconoscimento per sottolineare la qualità del sistema sanitario lombardo, una qualità "certificata da ‘osservatori’ stranieri, con valutazioni che hanno riscontro molto spesso dall’apprezzamento dei pazienti e dei loro familiari", ha sottolineato Moratti.

Le classifiche di quest'anno rappresentano un universo ampliato, con tre nuovi paesi nell'elenco - Colombia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti - che portano il totale a oltre 2.200 ospedali in 27 paesi. E i risultati mostrano un notevole spaccato di eccellenza in tutto il mondo: ventuno paesi sono rappresentati nella top 150 mondiale. Gli Stati Uniti guidano con 33 ospedali, seguiti dalla Germania con 14; Italia e Francia con 10 ciascuno; e la Corea del Sud con otto. Complessivamente, ci sono stati 13 nuovi ospedali nella top 100 di quest'anno. Tra i più grandi motori della classifica dell'anno scorso c'era il n. 14 dell'Universitätsspital Basel, rispetto al 35 dello scorso anno; No. 28 Northwestern Memorial Hospital (58 nel 2021); No. 43 Samsung Medical Center di Seoul (73) e No. 59 NYU Langone Hospitals di New York (86).

Metodologia

La classifica The World's Best Hospitals 2022 elenca i migliori ospedali in 27 paesi: Stati Uniti, Germania, Giappone, Corea del Sud, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Brasile, Canada, India, Australia, Messico, Paesi Bassi, Austria, Thailandia , Svizzera, Svezia, Belgio, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Israele, Singapore, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Colombia. I paesi sono stati selezionati in base a molteplici fattori di comparabilità, come tenore di vita/aspettativa di vita, dimensione della popolazione, numero di ospedali e disponibilità dei dati. Gli elenchi si basano su tre fonti di dati:
1. Oltre 80.0000 esperti medici (medici, dirigenti ospedalieri, operatori sanitari) in 27 paesi sono stati invitati a partecipare al sondaggio online. Ai partecipanti è stato chiesto di raccomandare ospedali nel proprio paese così come in altri paesi. Non erano consentite raccomandazioni per il proprio datore di lavoro/ospedale.
2. Risultati delle indagini sull'esperienza dei pazienti. I dati pubblicamente disponibili provenienti da indagini sui pazienti esistenti sono stati utilizzati per analizzare l'esperienza dei pazienti. Le indagini sui pazienti sono generalmente condotte dalle compagnie di assicurazione tra i pazienti dopo il ricovero. Esempi di argomenti di indagine includono: soddisfazione generale per l'ospedale, raccomandazione dell'ospedale e soddisfazione per l'assistenza medica.
3. Indicatori chiave di prestazione medica (KPI) sugli ospedali, ad es. dati sulla qualità del trattamento e sulle misure igieniche. Per la maggior parte dei paesi sono stati raccolti KPI da una varietà di fonti pubbliche. I KPI differiscono tra i paesi. Esempi di dati inclusi sono i dati sulla qualità dell'assistenza per trattamenti specifici, i dati sulle misure igieniche e sulla sicurezza dei pazienti ei dati sul numero di pazienti per medico e per infermiere.

I punteggi sono stati calcolati per ciascun ospedale in ciascuna delle tre categorie e ponderati: raccomandazione dei pari (50% nazionale, 5% internazionale), esperienza del paziente (15%), KPI medici (30%).

Ogni ospedale in ogni paese è valutato da un punteggio. I punteggi sono comparabili solo tra gli ospedali dello stesso paese, perché in ciascun paese sono state esaminate fonti diverse per l'esperienza del paziente e KPI medici. Poiché non è stato possibile armonizzare questi dati, non è possibile confrontare i punteggi tra paesi (un punteggio di 90 nel paese A non significa necessariamente che questo ospedale sia migliore di un ospedale con un punteggio di 87 nel paese B) . Le graduatorie preliminari sono state inviate a una rete internazionale di giornalisti medici per i controlli di plausibilità. Un consiglio globale di rinomati esperti medici ha convalidato le classifiche.

Il numero di ospedali assegnati in ciascun paese varia in base al numero di ospedali e alla disponibilità dei dati nel rispettivo paese. Gli Stati Uniti avevano il maggior numero di ospedali premiati con 420, mentre Israele e Singapore erano rappresentati con 10 ospedali ciascuno. In totale, per questa quarta edizione della classifica, sono stati classificati più di 2.200 ospedali.

L'edizione online di questo studio include un elenco dei 250 migliori globali. L'elenco include una classifica dei 150 migliori ospedali mondiali, i ranghi 151–250 sono ordinati in ordine alfabetico. I primi 150 sono stati determinati dal numero di raccomandazioni internazionali ricevute e dalla loro posizione nazionale. I ranghi da 151 a 250 sono costituiti dai prossimi migliori ospedali in ogni paese. Sono ordinati in ordine alfabetico perché i dati sono troppo eterogenei tra i paesi per consentire un ulteriore confronto tra paesi. L'elenco globale non include gli ospedali specializzati.

Le graduatorie sono composte esclusivamente dagli ospedali eleggibili per l'ambito descritto nel presente articolo. Una menzione nella classifica è un riconoscimento positivo basato sulle raccomandazioni dei pari e sulle fonti di dati pubblicamente disponibili all'epoca. La graduatoria è il risultato di un elaborato processo che, per l'intervallo di raccolta e analisi dei dati, riflette l'ultimo anno solare. Inoltre, non sono stati inclusi nelle metriche gli eventi precedenti o successivi al periodo 01/01/2021–31/12/2021 e/o afferenti ai singoli soggetti affiliati/associati alle strutture. Pertanto, i risultati di questa graduatoria non dovrebbero essere utilizzati come unica fonte di informazioni per future deliberazioni. Le informazioni fornite in questa graduatoria dovrebbero essere considerate insieme ad altre informazioni disponibili sugli ospedali o, se possibile, accompagnata da visita ad una struttura. Non è contestata la qualità degli ospedali non inseriti nelle graduatorie. Le classifiche complete e la metodologia sono disponibili online.

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