La Fimmg mette a disposizione la propria rete capillare e diffusa di Medici di Famiglia e Continuità Assistenziale
Nel prendere atto delle dichiarazioni dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, che definiscono il dramma del popolo ucraino come "la crisi di profughi più veloce in Europa dalla seconda guerra mondiale", i Medici della Fimmg dichiarano la propria totale disponibilità a fornire una concreta e fattiva opera professionale assistenziale nei confronti di un popolo così duramente colpito.
Accogliendo con favore la decisione della Unione Europea di applicare la direttiva sulla protezione temporanea, la Fimmg mette a disposizione la propria rete capillare e diffusa di Medici di Famiglia e Continuità Assistenziale, potenziata anche dalla disponibilità dei Medici che hanno lasciato l'attività professionale per raggiunti limiti di età.
La Fimmg quindi, sulla base di quanto sopra dichiarato, rende nota la propria disponibilità a concordare con le Autorità Nazionali e Regionali, le ulteriori modalità organizzative per una efficace erogazione della indispensabile assistenza medica ai profughi di guerra della Ucraina.
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
"Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto il primo passo"
Di Silverio: "Se l'obiettivo della proposta in cantiere sul ‘filtro penale’ per i medici corrisponde alla deimputazione, siamo pronti a fare la nostra parte”
Di Silverio: “Le urgenze, per la verità sempre garantite, continuano ad esserlo, ma le criticità rispetto ad alcune prestazioni soprattutto quelle che non sono urgenti, danno il senso di un universalismo selettivo già presente"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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