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Paxlovid e Ritonavir riducono il rischio ricovero per Covid dell'88%

Farmaci Redazione DottNet | 14/04/2022 13:46

Emerge da una sperimentazione clinica internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine

Per i pazienti con Covid che hanno un più alto rischio di incorrere in forme severe della malattia, l'uso dell'antivirale nirmatrelvir (molecola di Pfizer nota con il nome commerciale di Paxlovid) insieme a un farmaco comunemente usato contro l'Hiv (ritonavir) riduce di quasi il 90% il rischio di ricovero e quasi azzera quello di morte. È quanto emerge da una sperimentazione clinica internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.  La sperimentazione, che ha avuto luogo tra luglio e dicembre 2021, ha coinvolto 2.246 persone con Covid sintomatico non vaccinati e che avessero almeno una condizione di rischio, per esempio più di 60 anni, patologie che comportano una inefficiente risposta immunitaria, obesità, diabete, ipertensione, cancro, malattie polmonari, cardiovascolari o renali.

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La metà di essi ha ricevuto nei 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi un placebo, l'altra metà i due antivirali: è stato infatti osservato che l'aggiunta di basse dosi di ritonavir è in grado di potenziare l'efficacia della molecola anti-SarsCoV2.  Tra i pazienti trattati con i due antivirali, 8 su 1.039 (lo 0,77%) hanno avuto bisogno del ricovero e nessuno è morto. Nel gruppo di controllo sono stati registrati 66 ricoveri su 1.046 partecipanti (6,31%) e 12 decessi. La riduzione del rischio di ricovero è risultata pari all'87,8%. "I nostri dati mostrano che il trattamento con nirmatrelvir più ritonavir all'inizio della malattia può prevenire la progressione verso una malattia grave e ridurre rapidamente la carica virale di SarsCoV2", concludono i ricercatori.

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