La sperimentazione è stata realizzata al Memorial Sloan Kettering Cancer Center a New York
Il trattamento con il farmaco immunoterapico dostarlimab si è dimostrato in grado di far regredire completamente il tumore in un piccolo campione di pazienti con una particolare forma di cancro dell'intestino. La sperimentazione è stata realizzata al Memorial Sloan Kettering Cancer Center a New York. È stata pubblicata sul New England Journal of Clinical Oncology e presentata nei giorni scorsi al meeting annuale dell'American Society of Clinical Oncology. Lo studio ha coinvolto 16 pazienti con adenocarcinoma del retto localmente avanzato caratterizzato da una particolare anomalia nei meccanismi di riparazione del Dna, una forma che riguarda il 5-10% dei tumori che colpisce il retto e che "risponde poco ai regimi di chemioterapia standard", spiegano i ricercatori.
Lectio magistralis del presidente dell'Istituto Mario Negri al 22esimo Congresso Sitox a Bologna
E' il nuovo approccio messo a punto da un gruppo di ricerca guidato dall'Università della California a San Francisco e i cui risultati, pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology
Raggiunto endopoint primario per nerandomilast in pazienti con fibrosi polmonare progressiva
Locatelli: "Con questa terapia potremo offrire il trattamento con cellule Cart-T anche a quei pazienti che per la pregressa storia non potrebbero beneficiarne o che hanno già fallito il trattamento autologo"
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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