La diarrea del viaggiatore è una condizione associata a disturbi intestinali acuti che si sviluppa specialmente (ma non solo!) nel corso di viaggi in paesi tropicali, in via di sviluppo o in occasione di condizioni igieniche e sanitarie precarie
È tempo di vacanze, si torna a viaggiare e c'è esigenza di "normalità". Abbiamo imparato ad essere più prudenti e a curare maggiormente l'igiene delle mani e della tavola, ma dopo due anni di rinunce c'è una gran voglia di ritornare alle ferie spensierate, in Italia o all'estero. Il piacere di una vacanza però, a volte viene rovinato da disturbi e malesseri tipici del cambio di clima, delle abitudini alimentari, di precarie condizioni igieniche in località meno organizzate, soprattutto in mete esotiche o tropicali. Febbre, vomito, nausea, disturbi gastrointestinali sono convenzionalmente attribuibili alla cosiddetta "diarrea del viaggiatore". Una scomoda compagna di viaggio che potrebbe davvero rendere la nostra vacanza un brutto ricordo, ma anche lasciare conseguenze sottovalutate per la nostra salute.
"La diarrea del viaggiatore - spiega il Dottor Paolo Usai Satta, Dirigente Gastroenterologia presso AO G. Brotzu Cagliari e Segretario nazionale AIGO - è una condizione associata a disturbi intestinali acuti che si manifesta più frequentemente nel corso di viaggi in paesi tropicali, in via di sviluppo o che versano in condizioni igieniche e sanitarie precarie.
È quindi utile, nel momento in cui si programma un viaggio in paesi tropicali o in via di sviluppo tenere presente questi comportamenti, da adottare per tutto il soggiorno:
fresca, preferendo prodotti confezionati,
In alcuni casi il problema potrebbe non risolversi da solo: "Se la diarrea persiste anche dopo il rientro dal viaggio - conclude il medico - è raccomandabile sottoporsi ad accertamenti poiché, in taluni casi, potrebbero manifestarsi infezioni o parassitosi persistenti che richiedono una terapia specifica. Per questo sarà necessario rivolgersi al proprio medico curante, per eventuali esami diagnostici quali coltura e parassitologico delle feci".
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