Nel progetto, che coinvolge 19 centri in Italia con 10.000 pazienti, è stata data particolare attenzione ai giovani pazienti oncologici che presentano più spesso alterazioni molecolari rare farmacologicamente trattabili
Una nuova strategia diagnostica basata su array di tessuto permette di selezionare rapidamente pazienti con tipi tumorali diversi per dimostrare la presenza di rare alterazioni molecolari: i tumori vengono campionati, prendendone un frammento, e collocati in ordine regolare su uno stesso supporto per analizzarli assieme, a basso costo e in tempi rapidi. Con questo nuovo approccio sono state riscontrate e descritte numerose alterazioni molecolari che permettono da subito trattamenti efficaci con farmaci jolly, cosiddetti agnostici, perché agiscono solo in base all'alterazione molecolare, indipendentemente dal tipo tumorale. Per sviluppare queste tecniche la Società Italiana di Anatomia Patologica ha attivato il "Progetto Vita", coordinato dal professor Antonio Marchetti, docente di Anatomia patologica al Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologie dell'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara, direttore dell'Anatomia Patologica complessa e del Laboratorio di Diagnostica Molecolare Oncologica di Chieti.
Nuovo studio delle università di Bari e Firenze
Per la Giornata nazionale sensibilizzazione cancro seno metastatico mostrati a Roma i risultati di due focus group coordinati da Fondazione IncontraDonna: "Definire Pdta specifico"
Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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