Adulti: ricoveri stabili, si blocca la discesa Migliore, in rianimazione 100% dei vaccinati ha altre patologie
I ricoveri per Covid in età pediatrica, pur restando limitati, sono più che raddoppiati. I pazienti sono per lo più bambini molto piccoli (neonati tra 0 e 6 mesi che in una settimana sono quasi triplicati da 5 a 14 pazienti) nei cui confronti atteggiamenti di prudenza possono facilitare il ricorso al ricovero. Per la prima volta da 5 settimane si registra un ricovero in terapia intensiva per Covid. Si tratta di un maschio della classe 5-11 senza comorbidità. Intanto, la curva dei ricoveri Covid riguardante gli adulti appare piatta. Dopo il rallentamento progressivo delle precedenti settimane, la rilevazione del 21 giugno mostra un arresto di tale riduzione e una sostanziale stabilità. In rianimazione il 100% dei vaccinati ha altre patologie, mente solo il 27% dei soggetti fragili ha effettuato la quarta dose.
Le variazioni settimanali dei pazienti Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive sono minime: nel periodo 14-21 giugno si assiste a una diminuzione di soli 2 ricoverati nei 20 ospedali aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. L'analisi geografica dei ricoveri evidenzia tuttavia come al Sud la curva continui a scendere (-8,8%), al Nord abbia un lievissimo rialzo (2,1%), mentre al Centro abbia invertito direzione e sia cresciuta (10,8%). Tra i ricoverati in terapia intensiva per Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari il 37% risulta non vaccinato; tra i vaccinati, invece, quasi tutti ormai da oltre 4 mesi, il 100% è affetto da comorbidità.
"L'aumento della circolazione del virus con la nuova variante - dichiara Giovanni Migliore, presidente di Fiaso - ha determinato una battuta d'arresto nella riduzione dei ricoveri che dobbiamo attentamente monitorare e che potrà portare nelle prossime settimane a un lieve rialzo, come è già avvenuto in qualche regione". E aggiunge: "Va sottolineato, tuttavia, che ci sono ancora 10 milioni di italiani che non hanno fatto la terza dose vaccinale: la popolazione sottoposta a ciclo vaccinale primario è di circa 52 milioni mentre alla dose addizionale hanno aderito solo 42 milioni. Dati ancora più bassi per la quarta dose booster destinata agli anziani e ai più fragili: solo il 27% della platea di coloro ai quali è consigliata si è sottoposto a vaccinazione".
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