Succede a Massimo Scaccabarozzi, alla guida dell’Associazione dal 2011 al 2022. “Nel 2021 la vita media in Italia ha recuperato 6 mesi in 1 anno dopo il brusco stop imposto dalla pandemia. Siamo fieri di aver visto ripartire l’Orologio della Vita"
Farmindustria, riunita a Roma in Assemblea, ha eletto all’unanimità Marcello Cattani nuovo Presidente per il biennio 2022-2024. Succede a Massimo Scaccabarozzi, alla guida dell’Associazione dal 2011 al 2022. Cattani è Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta dal 2020. Nato a Milano 50 anni fa, è sposato, ha due figli e risiede a Parma. È laureato in Scienze Biologiche ad indirizzo biomolecolare con una specializzazione in Chimica e Tecnologia Alimentari presso l’Università di Parma.
In oltre 20 anni ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità a livello nazionale ed internazionale, maturati in diverse aziende biofarmaceutiche leader a livello globale.
L’Assemblea associativa ha, inoltre, eletto il Comitato di Presidenza composto da cinque Vice-Presidenti:
Del Comitato di Presidenza fanno parte anche:
"Grazie alla nostra industria generiamo benefici diretti e indiretti: 1 euro investito direttamente in studi clinici genera 3 euro di valore per l'SSN, 1 euro investito in prevenzione vaccinale genera da 16 a 44 euro di beneficio; 1 giorno di ospedalizzazione evitata dall'uso appropriato dei farmaci vale circa 1.000 euro", ha afferma Marcello Cattani nel suo discorso d'insediamento. "Per quanto riguarda i rapporti di filiera, a ogni addetto nelle nostre aziende ne corrisponde un altro nei nostri fornitori e altri due considerando tutto l'indotto. Per l'Italia le imprese del farmaco sono quindi un patrimonio, un generatore di valore su cui investire per attrarre risorse umane altamente qualificate", ha aggiunto.
“Nel 2021 la vita media in Italia ha recuperato 6 mesi in 1 anno dopo il brusco stop imposto dalla pandemia. Siamo fieri di aver visto ripartire l’Orologio della Vita, perché è la prova tangibile di come investimenti, ricerca e innovazione nel settore farmaceutico rappresentino speranza e sviluppo per il futuro. Un successo del nostro modello di filiera, dalla R&S alla produzione e distribuzione”, precisa Cattani. “Un modello che ha funzionato perfettamente interconnettendosi con quello sviluppato durante l’emergenza pandemica grazie all’impegno comune delle autorità e degli operatori sanitari e delle imprese. Accelerazione, nuove risorse e flessibilità dei processi autorizzativi sono state le leve per vincere questa sfida. Nulla di nuovo da inventare - spiega Cattani - ma un modello virtuoso da rendere strutturale”. “Questo approccio – prosegue - ha portato in 12 mesi a rispondere a una malattia sconosciuta con 13 miliardi di dosi di vaccino prodotte nel mondo – con più di 200 collaborazioni tra aziende e centri di ricerca pubblici – e farmaci efficaci nel bloccare la malattia. Oggi due terzi della popolazione mondiale ha avuto almeno una dose. E in Italia ha consentito di procedere con un’ottima campagna vaccinale, rafforzando così il nostro ruolo di hub di ricerca e produzione per vaccini e terapie contro il Covid-19. Ma anche prima del Covid-19 tante scoperte hanno offerto speranze di cure per poi diventare vere e proprie opzioni terapeutiche, come dimostrano gli straordinari risultati della ricerca per la salute e la qualità di vita in Italia”. “In dieci anni – ha evidenziato - le persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore sono 1,2 milioni in più e oggi 2 persone su 3 alle quali viene diagnosticato un cancro sopravvivono dopo 5 anni, 30 anni fa erano 1 su 3 (l’83% di questo progresso si deve ai nuovi farmaci); le persone trattate con farmaci innovativi contro l’epatite C, e quindi guarite, sono circa 240 mila; i farmaci orfani autorizzati in Italia sono passati dal 2007 al 2021 da 7 a più di 100; la mortalità per malattie croniche è fortemente diminuita; molte patologie hanno ora più trattamenti, solo per fare alcuni esempi la SMA (atrofia muscolare spinale), la fibrosi cistica, la fibrosi polmonare idiopatica, la sclerosi multipla, le cronicità hanno ora più trattamenti, disponiamo di antibiotici innovativi e per le patologie neurodegenerative non si ferma l’impegno delle aziende; le terapie avanzate stanno già aumentando la possibilità di trattare diverse patologie molto importanti; le vaccinazioni hanno permesso di eradicare malattie e di controllarne altre, riducendo l’incidenza e la mortalità e consentendo di salvare milioni di vite”.
"A nome di tutti i farmacisti italiani mi complimento con il dottor Marcello Cattani per la sua nomina alla presidenza di Farmindustria. A lui e a tutto il Comitato di Presidenza, i migliori auguri di buon lavoro". Così Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), commenta la nomina dei nuovi vertici dell’associazione nazionale delle aziende del farmaco. "La pandemia - aggiunge il presidente FOFI - ha mostrato il valore dell’industria farmaceutica per la salute delle persone e per la crescita economica del paese, grazie a competenze di prim’ordine e a importanti investimenti in ricerca di nuovi farmaci e vaccini, innovazione tecnologica e occupazione". "Oggi siamo in una fase importante di riforma della sanità italiana che richiede la collaborazione di tutti gli attori del sistema salute per garantire ai cittadini cure e assistenza efficaci, tempestive e capillari. La Federazione garantirà come in passato la massima collaborazione. Al dottor Massimo Scaccabarozzi vanno i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto durante il suo mandato alla guida di Farmindustria", conclude Mandelli.
«Rivolgo i miei migliori auguri a Marcello Cattani, uomo e manager di valore. Colgo l’occasione per ringraziare Massimo Scaccabarozzi con il quale c’è sempre stata ottima sintonia e proficua collaborazione». A dirlo è Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, a seguito del voto espresso dall’assemblea di Farmindustria che ha eletto oggi all’unanimità Cattani a nuovo presidente per il biennio 2022-2024.
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