Di Silverio: "La categoria, stremata da anni di pandemia e da condizioni di lavoro non più sostenibili, non può essere schiacciata anche da meccanismi burocratici lenti e obsoleti, quali quelli oggi richiesti per arrivare all’apertura delle trattativ
Di Silverio: "La categoria, stremata da anni di pandemia e da condizioni di lavoro non più sostenibili, non può essere schiacciata anche da meccanismi burocratici lenti e obsoleti, quali quelli oggi richiesti per arrivare all’apertura delle trattative"
L’Anaao Assomed ha inviato al Comitato di settore per la sanità la richiesta ufficiale di emanare in tempi rapidi l’atto di indirizzo che consente all’Aran di aprire le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021, peraltro già scaduto. "La firma definitiva dell’accordo quadro che definisce le aree di contrattazione - dichiara Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed - elimina qualsiasi alibi per continuare a temporeggiare lasciando migliaia di medici e dirigenti sanitari dipendenti in uno stato di grave incertezza, nel silenzio più assordante del Governo e delle Regioni".
"La categoria, stremata da anni di pandemia e da condizioni di lavoro non più sostenibili, non può essere schiacciata anche da meccanismi burocratici lenti e obsoleti, quali quelli oggi richiesti per arrivare all’apertura delle trattative, il cui unico scopo sembra essere quello di ritardare ogni forma di riconoscimento economico e professionale agli operatori e di confronto sul miglioramento delle loro condizioni di lavoro".
L'accordo prevede aumenti degli stipendi tra 90 e 175 euro. Inoltre dovrebbero aumentare di 200 euro se dovesse essere confermata la proroga del bonus di 200 euro per i prossimi mesi. I 200 euro di bonus sono netti ed esentasse, per cui da agosto a dicembre, i lavoratori del comparto sanità con redditi annui entro i 35mila euro avrebbero un ulteriore aumento di stipendio di 200 euro. Ma non solo: aumentano e in maniera differente gli stipendi dei lavoratori del comparto sanità, medici, infermieri e Oss, anche per effetto del taglio del cuneo fiscale.
Si pensa, infatti, all’attuazione di un nuovo taglio del cuneo fiscale, che potrebbe essere però rimandato nei prossimi mesi, e si pensa a raddoppiare da 0,8 a 1,6% lo sgravio fiscale per lavoratori dipendenti con redditi entro i 35 mila euro annui. Il raddoppio dello sgravio fiscale si tradurrebbe, secondo le stime, in un aumento dello stipendio per effetto di una riduzione delle tasse da pagare di circa 70-80 euro e fino a 100 euro al mese, ulteriore aumento che si aggiungerebbe ai già definiti aumenti contrattuali e al bonus di 200 euro per i prossimi mesi. Tali aumenti si potranno avere, previa approvazione ufficiale delle relative misure che li prevederanno, solo nei prossimi mesi.
La Fimmg sfida Governo e Regione Lazio: “Vogliono togliervi il medico di fiducia”
Lo ha evidenziato lo studio internazionale guidato da David Giofrè dell’Università di Genova, pubblicato sulla rivista Biology Letters
"Ssn più efficiente e equo obiettivo governo e Regioni'. Fedriga, sulla sanità non va cercato il consenso immediato
Schillaci: "Per salute mentale innovazione e prossimità, nessuno resti indietro'"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
Commenti