
Lo rivela uno studio condotto da ricercatori della University of Oxford pubblicato su Lancet Psychiatry
In una fetta di pazienti, alcuni sintomi neurologici e psichiatrici di Covid-19 possono protrarsi per oltre due anni dopo la guarigione. È il dato che emerge da uno studio condotto da ricercatori della University of Oxford pubblicato su Lancet Psychiatry. "Sin dalle prime fasi della pandemia, è noto che Covid-19 è associato ad un aumentato rischio di molte sequele neurologiche e psichiatriche - scrivono i ricercatori - Tuttavia, a più di 2 anni dalla diagnosi del primo caso, tre importanti domande rimangono senza risposta: innanzitutto, non sappiamo se o quando i rischi di diversi esiti post-Covid-19 tornino al valore di base; in secondo luogo, il profilo di rischio nelle diverse fasce di età; terzo, se i profili di rischio sono cambiati o meno con l'emergere di diverse varianti".
Secondo uno studio italiano potrebbe dipendere da un 'cortocircuito' nel cervello, meno capace del dovuto di valutare realisticamente quanto sforzo serva per compiere un'azione
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Lo rivela uno studio pubblicato su MDPI Applied Sciences e condotto dal team di ricerca ed innovazione di ELT Group e della controllata E4Life in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino
Ricercatori giapponesi hanno osservato che l'attivazione di uno stato ipotermico specifico nei topi migliora il recupero motorio dopo il danno cerebrale
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti