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Snami: la sanità è la grande assente nei programmi politici

Sindacato Redazione DottNet | 24/08/2022 13:52

Testa: "Si ignora il bollettino di guerra quotidiano in sanità e si lascia spazio a dei desiderata generici nulla o poco contestualizzati alla realtà del momento"

Il Sindacato Autonomo commenta i programmi elettorali dei partiti per le lezioni politiche del 25 settembre prossimo. "Diciamo a gran voce-dichiara Angelo Testa, presidente nazionale Snami,-che la salute nei loro progetti elettorali risulta la grande assente. Come se anche i governatori regionali non si fossero accorti che le case della salute che si dovrebbero fare con i fondi del PNRR saranno ineludibilmente delle scatole vuote, che ormai negli ospedali si lavora a gettone e si assume dall'estero, che per la medicina di famiglia si chiede ai pensionati di lavorare ma non si programma un efficiente ricambio generazionale. In poche parole si ignora ciò che purtroppo è il bollettino di guerra quotidiano in sanità e si lascia spazio a dei desiderata generici nulla o poco contestualizzati alla realtà del momento".

"Avevamo chiesto-aggiunge Domenico Salvago, vice presidente nazionale Snami,-provocatoriamente ai partiti PROGRAMMI CONCRETI E NON LE SOLITE BALLE,ma dobbiamo sottolineare che ad una attenta lettura dei programmi non si evincono neanche dei copia-incolla interessanti e attualizzati al contesto odierno,segno quanto poco interessi alla politica nello specifico la sanità territoriale. Praticamente zero, per essere benevoli !"

"Eppure-sottolinea Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami,-il nostro sindacato ha stimolato continuamente la politica indicando delle possibili soluzioni e sottolineando come il famigerato decreto 77 porterà inevitabilmente ad un impoverimento della capillarità territoriale e del rapporto medico-paziente, caratteri inderogabilmente distintivi, identitari ed univoci della Medicina Generale."  "Lo Snami boccia i programmi elettorali sulla sanità delle varie compagini politiche-conclude Angelo Testa e si auspica che chi andrà a governare voglia rafforzare la medicina territoriale con l’aiuto di chi come noi lavora sul campo."

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