Testa: "Si ignora il bollettino di guerra quotidiano in sanità e si lascia spazio a dei desiderata generici nulla o poco contestualizzati alla realtà del momento"
Il Sindacato Autonomo commenta i programmi elettorali dei partiti per le lezioni politiche del 25 settembre prossimo. "Diciamo a gran voce-dichiara Angelo Testa, presidente nazionale Snami,-che la salute nei loro progetti elettorali risulta la grande assente. Come se anche i governatori regionali non si fossero accorti che le case della salute che si dovrebbero fare con i fondi del PNRR saranno ineludibilmente delle scatole vuote, che ormai negli ospedali si lavora a gettone e si assume dall'estero, che per la medicina di famiglia si chiede ai pensionati di lavorare ma non si programma un efficiente ricambio generazionale. In poche parole si ignora ciò che purtroppo è il bollettino di guerra quotidiano in sanità e si lascia spazio a dei desiderata generici nulla o poco contestualizzati alla realtà del momento".
"Eppure-sottolinea Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami,-il nostro sindacato ha stimolato continuamente la politica indicando delle possibili soluzioni e sottolineando come il famigerato decreto 77 porterà inevitabilmente ad un impoverimento della capillarità territoriale e del rapporto medico-paziente, caratteri inderogabilmente distintivi, identitari ed univoci della Medicina Generale." "Lo Snami boccia i programmi elettorali sulla sanità delle varie compagini politiche-conclude Angelo Testa e si auspica che chi andrà a governare voglia rafforzare la medicina territoriale con l’aiuto di chi come noi lavora sul campo."
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Sette le associazioni federate. La nuova organizzazione rappresenterà i pazienti nel confronto con le Istituzioni, con un’unica autorevole voce. L’obesità in Italia riguarda circa il 12 per cento della popolazione
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
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