I vaccini adattati "sono approvati per l'uso solo come dosi di richiamo in persone che hanno completato almeno un ciclo vaccinale primario, indipendentemente dai vaccini utilizzati" per le prime dosi
"La vaccinazione e l'impiego di booster in maniera tempestiva prima di una potenziale ondata autunnale e invernale di casi Covid è essenziale per proteggere le persone e impedire che i sistemi sanitari vengano sopraffatti. Si consiglia alle persone che non hanno ancora avuto la vaccinazione primaria o il booster di farli secondo le raccomandazioni dei loro Paesi". E' il messaggio lanciato dall'Agenzia europea del farmaco Ema e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, in una dichiarazione congiunta con cui forniscono indicazioni e considerazioni aggiornate di salute pubblica sull'uso dei vaccini Covid adattati di recente autorizzazione in Ue. Obiettivo: supportare la pianificazione delle campagne di vaccinazione autunnali-invernali.
I vaccini adattati "sono approvati per l'uso solo come dosi di richiamo in persone che hanno completato almeno un ciclo vaccinale primario, indipendentemente dai vaccini utilizzati" per le prime dosi.
La dichiarazione arriva dopo che l'Ue nei giorni scorsi ha ampliato il proprio arsenale con due booster bivalenti adattati per coprire il virus originale e la sottovariante Omicron BA.1. Si tratta di Comirnaty* bivalente, di Pfizer-BioNTech e Spikevax* bivalente di Moderna. Esporre il sistema immunitario alle versioni più attuali del virus "in modo che apprenda e riconosca le varianti successive" a quella originale, "è la chiave per costruire una risposta immunitaria più ampia". "L'autorizzazione dei primi due vaccini adattati è un passo importante nella nostra lotta in corso contro la pandemia", ha affermato il direttore esecutivo dell'Ema, Emer Cooke. "Abbiamo un virus che si evolve rapidamente e in modo imprevedibile. È importante che l'Ue disponga di un'ampia gamma di vaccini aggiornati rispetto alla loro composizione, in modo che gli Stati membri abbiano più opzioni per soddisfare le loro esigenze quando progettano le loro strategie di vaccinazione".
Cooke ha aggiunto che "le autorità sanitarie nell'Ue stanno facendo del loro meglio affinché le persone vengano vaccinate". Anche la direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon ha evidenziato come ora "gli Stati membri avranno una gamma più ampia di scelte per lanciare campagne di immunizzazione autunno-inverno volte a proteggere da Covid i gruppi più vulnerabili e a rafforzare la loro immunità contro le varianti emergenti più recenti". Poiché, ha aggiunto Ammon, "questi nuovi vaccini sono attualmente approvati per l'uso solo come dosi di richiamo, quelli originali rimangono essenziali per aumentare la copertura vaccinale primaria tra i non vaccinati e colmare il gap immunitario. Saranno le autorità nazionali degli Stati Ue a prendere le decisioni finali sull'introduzione di vaccini e richiami, tenendo conto di fattori quali la diffusione dell'infezione, l'impatto di Covid sulle diverse popolazioni e l'emergere di nuove varianti. Questi elementi determineranno quali vaccini le persone dovranno ricevere e quando, in base al loro livello di rischio e alla situazione epidemiologica. I due enti Ue continueranno a valutare da vicino l'efficacia e i dati epidemiologici e aggiorneranno di conseguenza le loro raccomandazioni.
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