Canali Minisiti ECM

Cardiogeriatri: il 50% degli anziani con fibrillazione atriale è escluso da terapia anticoagulante

Cardiologia Redazione DottNet | 28/10/2022 15:48

Vetta: “L’invito è quello di aprirci nuovamente alla vita, non trascurando i dovuti controlli medici e cardiologici in particolare, per programmare un’adeguata ripresa dell’attività fisica”

"La fibrillazione atriale e l’insufficienza cardiaca rappresentano i principali problemi di salute soprattutto nei soggetti anziani, con una incidenza e prevalenza che tenderà notevolmente ad aumentare nel corso dei prossimi anni in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione. Nel caso della fibrillazione atriale l’attuale prevalenza, al disotto del 2% tenderà quasi a raddoppiare entro il 2050. Ma il dato di maggior preoccupazione riguarda la popolazione anziana, con una prevalenza superiore al 15% nei soggetti con età sopra gli 85 anni". È quanto spiegato dal prof. Francesco Vetta (Direttore Unità Operativa Complessa di Cardiologia e Aritmologia, IDI-IRCSS), direttore scientifico, insieme al prof. Lorenzo Palleschi (Direttore Unità Operativa Complessa di Geriatria dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata), del Congresso di Cardiogeriatria, giunto alla XV edizione, svoltosi a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel. L’iniziativa ha avuto il patrocinio di SICGE (Società Italiana Cardiologia Geriatrica), SIGOT (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio), OMCEO (Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma), dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, dell'IDI-IRCCS (Istituto Dermopatico dell'Immacolata) e dell'AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione).  

"Il rischio maggiore della fibrillazione atriale è rappresentato da eventi ischemici cerebrali o sistemici. Il rischio di ischemia cerebrale è aumentato, infatti, di 5 volte rispetto alla popolazione generale. Il ruolo di prevenzione della terapia anticoagulante, che riduce di circa il 67% tale rischio è ampiamente definito dai dati della letteratura, eppure, ancora oggi, una percentuale elevata di soggetti anziani sono ingiustificatamente esclusi da tale terapia, per timori, molto spesso anacronistici, perché ridimensionati nei trial randomizzati mirati. Anzi l’introduzione degli anticoagulanti diretti ha rappresentato una svolta epocale, stante la miglior maneggevolezza degli stessi, con un beneficio clinico netto che, soprattutto nei soggetti anziani, è maggiore rispetto ai farmaci tradizionali", ha aggiunto. 

pubblicità

"Frequentemente la fibrillazione atriale si associa all’insufficienza cardiaca: tale binomio condiziona una prognosi peggiore. L’aspettativa di vita media in un paziente con diagnosi di insufficienza cardiaca è piuttosto bassa: circa il 50% dei pazienti con tale patologia muore entro 5 anni dalla diagnosi. Si consideri che tra i pazienti che si ricoverano per insufficienza cardiaca, circa il 10% muore durante il ricovero, il 30% entro un anno e circa il 25% è costretto ad un nuovo ricovero entro un mese dalla dimissione. Questi episodi acuti influenzano negativamente non solo l’outcome di questi pazienti ma anche la qualità di vita, associandosi ad un peggioramento dello stato funzionale del paziente", ha proseguito Vetta.  

"Le recenti innovazioni terapeutiche farmacologiche, associate alle ormai consolidate terapie non farmacologiche, con impianto di device per la resincronizzazione cardiaca e la prevenzione della morte aritmica, permetto sicuramente un miglioramento della prognosi e della qualità di vita dei pazienti, ma è fondamentale ribadire l’opportunità di una prevenzione di tutti i fattori di rischio più importanti: cardiopatia ipertensiva, cardiopatia ischemica, obesità, diabete mellito, tabagismo. Inoltre, è bene sottolineare l’importanza dello stile di vita, con una dieta equilibrata ed una adeguata attività fisica aerobica (anche passeggiate di buon passo). Pertanto, soprattutto in questo periodo, che speriamo tutti possa rappresentare la fine del periodo pandemico, l’invito è sicuramente quello di aprirci nuovamente alla vita, non trascurando i dovuti controlli medici e cardiologici in particolare, per programmare un’adeguata ripresa dell’attività fisica", ha concluso.

Commenti

I Correlati

A ICAR 2024, dal 19 al 21 giugno a Roma, focus su hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Cavaliere: i giovani Sifo rappresentano un’anima dinamica e propulsiva della nostra professione

Ti potrebbero interessare

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'

Fimognari: “L’insufficienza respiratoria acuta deriva da numerose patologie scatenanti, a partire dallo scompenso cardiaco. È pertanto assai diffusa e porta tante persone ad accedere al PS in condizioni di gravità"

Ultime News

La Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP esprime il proprio apprezzamento per l'attenzione riservata dal Ministero dell’università e della ricerca nei confronti delle professioni sanitarie ad essa afferenti

Il Tribunale di Roma in funzione di giudice del lavoro, ha respinto tutti i motivi di ricorso con i quali una struttura sanitaria privata accreditata con il Ssn aveva tentato di opporsi al nuovo contributo

Previsto anche il pagamento dei ticket, la scelta del medico e il consulto dei referti

Malattia genetica rara impatta su paziente e famiglie in termini fisici, emotivi ed economici