Canali Minisiti ECM

Studio italiano, il vaccino dimezza il rischio di reinfezione da Covid

Infettivologia Redazione DottNet | 24/11/2022 16:49

Gli studiosi hanno valutato diversi aspetti della reinfezione da SarsCoV2, come le differenze tra vaccinati con due e tre dosi, la persistenza della protezione a 12 mesi dall'ultima infezione, la severità e contagiosità delle diverse varianti

I vaccini dimezzano il rischio di reinfezione da virus SarsCoV2: lo indica la meta-analisi sui dati di oltre 18 milioni di pazienti pubblicata sulla rivista Frontiers in Medicine e coordinata dall'epidemiologo Lamberto Manzoli, direttore della Scuola di Sanità Pubblica e Igiene dell'Università di Bologna.     La revisione, condotta con le università di Ferrara e Sapienza di Roma, indica inootre che, anche nel caso di una seconda infezione, tra i vaccinati è dimezzata la possibilità di sviluppare una forma grave della malattia. "I risultati che abbiamo ottenuto confermano che, tra i guariti, chi ha ricevuto due o tre dosi di vaccino ha un rischio di reinfezione tra il 50% e il 60% minore rispetto a chi non è vaccinato", osservaManzoli.

 "Considerando che le persone guarite sono ormai centinaia di milioni in tutto il mondo, e 23 milioni solo in Italia, questi risultati appaiono particolarmente positivi, e forniscono informazioni strategiche per le future politiche di controllo della pandemia".  Gli studiosi hanno valutato diversi aspetti della reinfezione da SarsCoV2, come le differenze tra vaccinati con due e tre dosi, la persistenza della protezione a 12 mesi dall'ultima infezione, la severità e contagiosità delle diverse varianti.

pubblicità

   Sono due i principali risultati emersi: innanzitutto, rispetto alla sola immunità naturale acquisita dopo essere guariti dal coronavirus, la vaccinazione permette di dimezzare il rischio di contrarre nuovamente il virus; inoltre, anche nel caso di una seconda infezione, tra i vaccinati è dimezzata la possibilità di sviluppare una forma grave della malattia.  Livelli di protezione simili sono stati osservati anche per i vaccinati con una sola dose, anche per Omicron e fino a 12 mesi dall'ultima infezione.  "Si noti che i vaccini hanno ridotto un rischio fortunatamente già basso: in termini assoluti le reinfezioni possono sembrare preoccupanti, ma i casi di Covid19 grave o mortale tra i guariti sono meno di 1 su 1.000", aggiunge Manzoli. "I risultati possono aiutare a pianificare strategie di immunizzazione per le persone che hanno già contratto il coronavirus".

Commenti

I Correlati

Anelli (Fnomceo): sia una svolta per la sanità e per i professionisti. Di Silverio (Anaao): Siamo a un bivio, o si investe sull'Ssn o si chiude

I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno

Pubblicato il 13 Ottobre sulla rivista scientifica “Molecular Neurodegeneration” lo studio italiano è frutto di una prestigiosa collaborazione multi-istituzionale

Anna Iervolino: Un cambio di passo che ci colloca ai vertici in Italia

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti