A nulla rileva l'assegnazione del codice bianco da parte centralinista e la non urgenza confermata dal collega al termine della visita domiciliare
Confermata dalla sentenza della Cassazione n. 44057/2022 la condanna del medico di guardia per il reato di omissione di atti d'ufficio. Nel caso di specie, l'età della paziente e le sue condizioni di salute, comportavano l'obbligo del medico di recarsi dalla paziente per una visita. Non rileva il codice bianco assegnato dalla centralinista e la non gravità della paziente accertata dal medico che invece si è recato dalla donna per la visita domiciliare, prescrivendo anche idonea terapia.
Un medico di guardia - riporta lo StudioCataldi - viene ritenuto responsabile del reato di atti di ufficio perché si è rifiutato di recarsi presso una paziente anziana, impossibilitata a muoversi e con gravi problemi respiratori, come segnalato nella chiamata del figlio al 118.
L'età e le condizioni della paziente richiedevano la visita domiciliare
La Cassazione - fa sapere lo Studio Cataldi - però dichiara il ricorso inammissibile. Vero che, come affermato dal medico, la visita domiciliare è un'opzione, è però anche vero che il medico deve valutare caso per caso l'opportunità o meno di recarsi presso il domicilio del paziente per una visita. Nel caso di specie, remano contro la decisione del medico, l'età della paziente, le sue condizioni di salute e la manifesta non disponibilità della guardia anche a un consulto telefonico. Nel caso di specie la visita presso il domicilio rappresentava per la Cassazione l'unica strada da percorrere.
L'urgenza dell'intervento, non sussistente a parere del medico di guardia, era invece evidente. A nulla rileva l'assegnazione del codice bianco da parte centralinista e la non urgenza confermata dal collega al termine della visita domiciliare. Sul punto infatti il medico trascura di riferire che il codice bianco è stato assegnato dal collega che, contrariamente all'imputato, si è recato a visitare la donna, prescrivendo anche idonea terapia. Infondata quindi anche la doglianza sul dolo perché l'urgenza della visita e quindi l'atto da compiere era evidente già al momento della telefonata. L'imputato pertanto non poteva non essersi rappresentato la indefettibilità dell'atto.
Anelli (Fnomceo): sia una svolta per la sanità e per i professionisti. Di Silverio (Anaao): Siamo a un bivio, o si investe sull'Ssn o si chiude
"Questa innovazione permette di esplorare virtualmente i risultati, la velocità, i tassi di errore "
Sistema fragile e fuga dei giovani medici, nel 2025 coperti solo 64 posti su 165 nella Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative
Secondo un maxi sondaggio dell’Oms Europa i sanitari in piena crisi da burnout e da condizioni di lavoro inaccettabili per la mancanza di investimenti dei Governi
In tema di truffa contrattuale, il silenzio può essere sussunto nella nozione di raggiro quando non si risolve in un semplice silenzio-inerzia, ma si sostanzia, in rapporto alle concrete circostanze del caso, in un "silenzio espressivo"
Impiegati a San Marino. Anelli: "sentenza dopo quella della Consulta"
Il Presidente Baldini: “Rigettato tentativo di spostare giudizio su Corte dei Conti”
La medicina difensiva nel nostro Paese è al secondo posto tra le concause per la fuga all’estero, senza dimenticare gli enormi oneri economici che comporta
Commenti