"In questi anni, l’aumento dei carichi di lavoro conseguente alle note carenze di personale, comporta, non di rado, 70 ore di lavoro settimanali, in media, equivalenti a 10 ore al giorno, trasformando il tempo in moneta più rara dello stesso denaro"
Il 31 dicembre 2022 scadono gli obblighi formativi triennali per medici e professionisti sanitari. Ci sono state diverse proroghe per lasciare il tempo di recuperare, e azioni di riduzione crediti da parte della FnoMCeO, considerando, naturalmente e giustamente, il periodo pandemico. Tali interventi non sono bastati a molti medici che si ritrovano oggi, dopo due anni e mezzo di pandemia, non ancora finita, a dovere adempiere all’obbligo entro il mese di dicembre.
"Hanno, è vero, la possibilità di partecipare ai corsi organizzati gratuitamente dagli Ordini provinciali, ai corsi Fad messi a disposizione dalla Fnomceo e da altre Fondazioni, ma resta la spada di Damocle di dover trovare il tempo necessario per conseguire il monte di crediti formativi previsto, reso ancor più variegato dalla introduzione del 10% di crediti sul tema della radioprotezione". si legge in un comunicato Anaao.
"Il tempo, variabile che ancora stenta a essere considerata nel suo pieno valore, ma che dovrebbe essere considerata maggiormente, perché non conta solo fornire lo strumento ma anche mettere a disposizione il tempo di usarlo. In questi anni, l’aumento dei carichi di lavoro conseguente alle note carenze di personale, comporta, non di rado, 70 ore di lavoro settimanali, in media, equivalenti a 10 ore al giorno, trasformando il tempo in moneta più rara dello stesso denaro. A meno di ulteriormente sacrificare le relazioni umane, o quel che ne resta, a meno di sacrificare la vita personale e affettiva, o quel che ne resta, diventa allora difficile, in queste condizioni, trovare tempo, concentrazione e forze anche per la formazione continua", prosegue la nota.
"Per questo abbiamo presentato come Anaao Assomed un emendamento alla manovra economica che preveda un riconoscimento - ai fini della maturazione dei crediti formativi - dell'attività lavorativa svolta dai professionisti sanitari durante il periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19 e quello post pandemico, disponendo che i crediti formativi relativi al triennio 2020-2022 siano considerati maturati per intero dai professionisti sanitari che abbiano continuato a svolgere la propria attività durante tale periodo. È un atto dovuto , un segnale di dignità , una iniziale traduzione del termine 'eroe' attribuito ai medici e dirigenti sanitari solo fini a qualche mese fa", conclude il sindacato.
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