In occasione del 67esimo congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients
Un mix di arginina e vitamina C liposomiale contribuisce a "ringiovanire" la massa muscolare degli anziani, migliora il cammino e riduce la fatica stimolando la sintesi dell’ossido nitrico. È il risultato di uno studio sul Long Covid appena pubblicato dalla rivista Nutrients, condotto della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS-Università Cattolica campus di Roma.
"Limitare la perdita di massa muscolare dovuta all'invecchiamento aiuta a ridurre anche il rischio di disabilità e mortalità - spiega Francesco Landi, presidente SIGG e autore dello studio insieme a Matteo Tosato, geriatra all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Studi epidemiologici indicano che a partire dai 45 anni d'età si verifica una perdita della forza muscolare pari all’8% ogni 10 anni età. Tra i 50 e i 70 anni, la perdita si attesta dal 20 al 30%, procedendo progressivamente sino ad una perdita del 30% per decade dopo i 70 anni.
La ricerca ha coinvolto 94 persone dai 20 ai 60 anni d'età con long covid. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: a uno è stato somministrato il mix arginina/vitamina C liposomiale, all'altro del placebo.
In relazione all’individuazione di trattamenti specifici per il long covid una prima, significativa risposta era già arrivata con lo studio "Combining L-arginine with vitamin C improves Long-Covid Symptoms: The Nationwide Multicenter Lincoln Survey", condotta su 1.390 pazienti recentemente pubblicato sulla rivista Pharmacological Research (IF 10,334), che ha dimostrato l’efficacia della terapia a base di L-arginina e vitamina C liposomiale nel migliorare i sintomi del long Covid. Una ricerca coordinata dal Consorzio Itme (International Translational Research and Medical Education), creato dall’Università Federico II di Napoli in collaborazione con l’Albert Einstein Institute of Medicine di New York con il professor Gaetano Santulli, cardiologo esperto di endotelio.
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