Canali Minisiti ECM

Per chi soffre di grave ipertensione più di due caffè al giorno raddoppiano il rischio morte

Cardiologia Redazione DottNet | 22/12/2022 19:20

Lo rivela runa icerca pubblicata dal Journal of the American Heart Association e condotta da ricercatori del National Center for Global Health and Medicine di Tokyo

Bere due o più tazze di caffè al giorno può raddoppiare il rischio di morte per malattia cardiovascolare tra le persone con ipertensione grave, ovvero con una pressione sanguigna oltre i 160/100 mmHg, ma non tra coloro che soffrono di ipertensione definita non severa. Invece una tazza di caffè o il consumo quotidiano di tè verde non aumenterebbero questo rischio. E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata dal Journal of the American Heart Association e condotta da ricercatori del National Center for Global Health and Medicine di Tokyo. Ricerche precedenti hanno osservato che bere una tazza di caffè al giorno può aiutare chi sopravvive a un infarto riducendo il suo rischio di morte e prevenendo infarti o ictus nelle persone sane.



Inoltre, altri studi hanno mostrato che bere regolarmente caffè può ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro e il rischio di depressione, anche se non si sa se l’effetto derivi dalla caffeina o da altri componenti della bevanda. Di contro, invece, è stato visto che troppo caffè può determinare un aumento della pressione sanguigna e portare ad ansia, palpitazioni cardiache e difficoltà a dormire.

pubblicità


Allo studio giapponese hanno partecipato più di 6.750 uomini e di 12mila donne di età compresa tra 40 e 79 anni all’inizio della ricerca, presi dal Japan Collaborative Cohort Study for Evaluation of Cancer Risk, un ampio studio prospettico avviato tra il 1988 e il 1990. I partecipanti hanno riferito i risultati di alcuni esami medici e compilato questionari su stile di vita, dieta e anamnesi.

Durante quasi 19 anni di follow-up, sono state registrate 842 morti per cause correlate a malattie cardiovascolari e le analisi hanno evidenziato che il consumo di due o più tazze di caffè al giorno era associato a un raddoppio del rischio di morte per malattia cardiovascolare tra chi aveva una pressione pari a o superiore a 160/100 mm Hg. Le persone che consumavano caffè più di frequente, inoltre, avevano una maggiore probabilità di essere giovani, fumatori e bevitori, di mangiare meno verdure e avere livelli di colesterolo totale più alti, indipendentemente dai livelli di pressione sanguigna.
 

Commenti

I Correlati

All'Irccs Negrar, sostituirà il 50% dei test invasivi come la coronagrafia

Un sistema digitale in grado di replicare il comportamento dell’aorta del paziente in modo personalizzato e predittivo

Dall’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità2, un quarto degli italiani (25,6%) soffre di ipercolesterolemia e nel corso dell’anno sono circa 400mila le ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Heart, che ha esaminato oltre 170 casi

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti