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Biotestamento, a 5 anni dalla legge lo ha depositato solo lo 0.4% degli italiani

Sanità pubblica Redazione DottNet | 31/01/2023 16:20

In testa alle regioni virtuose l'Abruzzo con una Dat ogni 146 abitanti seguita da Marche (153,33) e Piemonte (159,39). Maglia nera al Lazio all'ultimo posto con (346,38), seguita da Campania (336,54) e Sardegna (301,9)

Solo lo 0,4% degli italiani ha depositato le disposizioni anticipate di trattamento. Su 47.439.101 persone residenti infatti sono state depositate appena 186.235 DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) e di queste 145.118 sono state inviate alla Banca Dati Nazionale. Dati alla mano, in continuo aggiornamento sul 'contatore' dell'Associazione Coscioni,  si ha una Dat ogni 215 abitanti. Un vuoto nell'utilizzo di questo strumento determinato innanzitutto dalla mancanza di conoscenza della legge entrata in vigore 5 anni fa, il 31 gennaio del 2018. E' quanto denuncia l'associazione Luca Coscioni che ha condotto un’indagine in collaborazione con le Cellule Coscioni di tutta Italia, per richiedere a 6500 comuni quante DAT sono state ricevute dall’entrata in vigore della legge a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale. In testa alle regioni virtuose l'Abruzzo con una Dat ogni 146 abitanti seguita da Marche (153,33) e Piemonte (159,39). Maglia nera al Lazio all'ultimo posto con (346,38), seguita da Campania (336,54) e Sardegna (301,9).

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Da parte del Ministero della Salute, affermano, non è mai stata fatta una campagna informativa, che, come indicato nella legge, avrebbe dovuto partire 'entro sessanta giorni' dalla sua entrata in vigore.  E proprio a 5 anni dalla legge 219 del 2017, l’Associazione lancia una campagna informativa suddivisa in due iniziative. La prima farà leva su un video narrato da Giobbe Covatta dal titolo “Il biotestamento spiegato agli adulti”, un contenuto animato realizzato da Simona Angioni e Giovanni di Modica con la direzione creativa di Avy Candeli, per illustrare l'importanza del testamento biologico e offrire tutte le informazioni per poterlo fare subito. "Nonno, tu pensi di morire?”. Con questa domanda una bambina, a partire dell'esperienza della morte del proprio gatto, coinvolge il nonno sul tema del biotestamento, e gli spiega in modo leggero e delicato l'importanza di poter esprimere anticipatamente le proprie scelte in termini di trattamenti sanitari, per evitare che siano altri, tipo lei, a dover decidere per lui.

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