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Test rapidi covid, Palù contro Crisanti

Sanità pubblica Redazione DottNet | 13/02/2023 13:56

Palù: "non si tratta di scienza, stiamo parlando di dati da essere ancora confermati, informazioni quindi che non dovrebbero nemmeno essere utilizzate per guidare scelte di pratica clinica"

Il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù (nella foto), attacca il microbiologo Andrea Crisanti, contestandone lo studio sull'attendibilità dei tamponi rapidi per Covid-19, alla base dell'esposto di Crisanti che ha portato all'inchiesta della Procura di Padova sull'affidabilità dei test rapidi acquistati dalla Regione Veneto nel 2020. Lo studio firmato, tra gli altri, da Crisanti "non può in alcun modo essere assunto né come dato scientifico né come opinione di esperto. Trattasi in realtà di informazione inattendibile e non scientifica", è il giudizio di Palù in una consulenza - riporta il 'Corriere della Sera' - emersa dall'inchiesta. Palù difende l'operato dei vertici di allora di Azienda zero e smonta la credibilità scientifica del lavoro di Crisanti.

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I test antigenici acquistati dal Veneto erano "autorizzati dall’Fda e validati dall’Ehrlich Institut di Francoforte, e ritenuti idonei per effettuare la diagnosi di Covid-19", scrive Palù, secondo cui "non si vede quindi perché un laboratorio pubblico debba condurre una sperimentazione per verificare quello che è già certificato dagli enti regolatori. Eseguire un’indagine scientifica sarebbe stato uno sperpero di denaro pubblico". E ancora, per Palù, "non si tratta di scienza, stiamo parlando di dati da essere ancora confermati, informazioni quindi che non dovrebbero nemmeno essere utilizzate per guidare scelte di pratica clinica". La guerra fra esperti Covid, spesso in contrasto fra loro in questi anni di pandemia, continua.

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