Lo rivela uno studio sperimentale condotto all'Università di Linköping in Svezia e pubblicato sulla rivista Science Advances
Gli ormoni sessuali femminili estrogeni hanno un impatto negativo sulla regolazione del battito cardiaco e potrebbero aumentare il rischio di aritmie, secondo uno studio sperimentale condotto all'Università di Linköping in Svezia e pubblicato sulla rivista Science Advances. Lo studio potrebbe almeno in parte spiegare perché le aritmie sono più comuni nelle donne. Nell'arco della vita, il cuore batte circa 2,5 miliardi di volte.Ogni battito è provocato da un impulso elettrico che fa contrarre il muscolo cardiaco in un movimento molto ben coordinato. Le malattie che causano un ritmo cardiaco anomalo possono, in alcuni casi, essere mortali. La sindrome del QT lungo, ad esempio, è una di queste malattie. Nei pazienti con sindrome del QT lungo il cuore impiega più tempo del normale per terminare ogni battito. Questa sindrome è spesso dovuta a un problema ereditario, di natura genetica. "Stiamo cercando di capire quali sostanze presenti nell'organismo influenzano la funzione contrattile del cuore.
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
Con 7,8 ore di esposizione a settimana è l'11% maggiore
Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"
Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"
Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d
"Inadatte per bimbi e anziani. Per ripensarle serve alleanza multidisciplinare"
Con questa possibilità di può aumentare l’importo dell’assegno pensionistico e anticipare la pensione, in misura pari al numero di anni riscattati
Un libro bianco rivela le sfide delle pazienti e di chi le assiste
Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine
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