Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Embriologi, SIRU "formazione e riconoscimento formale professione"

Professione Redazione DottNet | 17/04/2023 12:12

Viganò: “L’embriologo clinico è una figura chiave nel percorso di fecondazione assistita, eppure ad oggi, non esiste un riconoscimento formale né dal punto di vista legale né un percorso formativo e didattico dedicato"

Pieno riconoscimento istituzionale della figura dell’embriologo clinico: è questa la richiesta che arriva dagli operatori della riproduzione umana della Società italiana di Riproduzione Umana (SIRU) riuniti al 6° Congresso Nazionale a Roma. "L’embriologo clinico è una figura chiave nel percorso di fecondazione assistita, eppure ad oggi, non esiste un riconoscimento formale né dal punto di vista legale né un percorso formativo e didattico dedicato – commenta Paola Viganò, past President area biologica della SIRU. Gli embriologi clinici sono professionisti afferenti all’Ordine dei Biologi che, grazie alle evoluzioni giurisprudenziali in materia di PMA, svolgono anche ruoli di responsabilità all’interno del processo clinico di riproduzione assistita.

Ma il paradosso – dicono gli esperti riuniti a Roma - è che gli embriologi ancora non hanno un riconoscimento formale né una scuola di specializzazione ad hoc. Un vulnus normativo che si traduce in una difficoltà oggettiva di inquadramento professionale, dal momento che l’attuale disciplina concorsuale prevista dal DPR 483 del 1987 prevede che un biologo per essere assunto in una struttura pubblica debba aver necessariamente conseguito un titolo di specializzazione.
"Alcune scuole di specializzazione in genetica medica stanno attivando modifiche al piano formativo inserendo nuove attività didattiche che garantiscano l’acquisizione delle competenze necessarie ai biologi per svolgere l’attività di embriologo clinico" ha dichiarato la Prof. Angela Bentivegna, Direttore di Scuola di Specializzazione in Genetica medica Università di Milano Bicocca. "L’attivazione del percorso formativo – aggiunge - è stato iniziato già qualche anno fa da altre mie colleghe delle scuole di Genova e Roma, rispettivamente con le professoresse Paola Mandich e Paola Grammatico, io sto seguendo il loro esempio nel mio corso". "Chiediamo che questo percorso virtuoso instaurato dalla Prof. Bentivegna a Milano venga preso ad esempio dagli altri direttori di scuole di specializzazione in tutto il territorio italiano in modo da valorizzare e formare al meglio le eccellenze che lavorano ogni giorno nei centri di PMA" conclude Viganò. 

Commenti

I Correlati

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) stila un elenco delle criticità, a partire dai fattori demografici, tecnologici, economici, ambientali e sociali, da studiare ed affrontare in maniera approfondita e multidisciplinare

Nel 1993 i due scienziati americani pubblicarono risultati inaspettati che descrivevano un nuovo livello di regolazione genica, che si rivelò altamente significativo e conservato nel corso dell'evoluzione

Una figura che secondo i sindacati non garantisce la sicurezza per la quale, dicono, serve da una formazione più ampia, indispensabile per mettere le mani sui pazienti

Il vantaggio a favore delle donne crescerà nei prossimi anni se si considera che tra i camici bianchi che hanno iniziato la professione medica o odontoiatrica nel 2023 ben il 59 per cento è donna a fronte del 41 per cento degli uomini

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"