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Presentata alla Camera la mozione sulla Medicina estetica per la sicurezza sulle prestazioni mediche

Medicina Estetica Redazione DottNet | 27/04/2023 15:17

Università, ordini dei medici e società scientifiche accreditate presso il Ministero della Salute dovranno realizzare percorsi post-laurea, Master di II livello in medicina estetica o corsi di formazione organizzati dagli ordini dei medici o dalle so

Università, ordini dei medici e società scientifiche accreditate presso il Ministero della Salute dovranno realizzare percorsi post-laurea, Master di II livello in medicina estetica o corsi di formazione organizzati dagli ordini dei medici o dalle società scientifiche

Presentata alla Sala stampa della Camera dei Deputati la mozione sulla ‘Medicina estetica’ volta a garantire ai cittadini la massima sicurezza sulle prestazioni erogate dai medici, impegnando il Governo ad individuare percorsi formativi e di aggiornamento tali per cui la pratica della medicina estetica sia riservata solo a soggetti in possesso di specifiche e documentate competenze. "Si tratta di un’iniziativa assolutamente meritoria che finalmente mette la medicina estetica al centro dell’attenzione delle Autorità – sottolinea il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica SIME Emanuele Bartoletti (nella foto) – che spero riesca a colmare un vuoto normativo che purtroppo si riflette sulla salute e sulla sicurezza dei pazienti. Sono felice che finalmente questi percorsi formativi siano considerati a livello delle Istituzioni e del Governo per poter caratterizzare i professionisti che hanno intrapreso questa disciplina con la coscienza di dover essere correttamente e completamente formati. La SIME, Società Scientifica accreditata all’Istituto Superiore di Sanità, che dal 1990 gestisce scientificamente una Scuola di Formazione quadriennale, continuerà a collaborare per lo sviluppo e la definizione della mozione parlamentare presentata in Parlamento". 

"La medicina e la chirurgia estetica sono discipline medico-chirurgiche finalizzate alla cura della propria immagine mediante interventi di natura asportativa o additiva di varia entità o motivate dalla mancata, ragionevole, accettazione di una parte del proprio corpo a causa di difetti menomanti che possono riverberarsi anche sul piano psicofisico e delle relazioni sociali – si legge nella mozione promossa dall’onorevole Annarita Patriarca (FI), quale prima firmataria e sottoscritta da esponenti di FdI e Lega – e in assenza di normative in materia, alcuni ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, al fine di assicurare ai cittadini garanzia di massima informazione e trasparenza, hanno previsto la predisposizione di appositi albi o elenchi dei medici operanti nel campo degli interventi e delle attività diagnostico – terapeutiche con finalità estetiche richiedendo, a tal fine, anche una specifica formazione in medicina estetica sia teorica che pratica. Poiché il vuoto legislativo non può essere colmato dalla iniziativa dei singoli ordini professionali provinciali e la mancata previsione di uno specifico diploma di specializzazione comporta che questa disciplina possa essere praticata anche da persone prive delle necessarie e adeguate competenze con possibili conseguenze a volte devastanti per i pazienti, la mozione approvata impegna il Governo:  

1) ad adottare le iniziative di competenza volte a prevedere, in accordo con le università, e con gli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri e le società scientifiche accreditate presso il Ministero della salute, l'individuazione di percorsi di formazione e di corsi di aggiornamento specialistici post laurea per i laureati in medicina e chirurgia e/o in odontoiatria e protesi dentaria, per gli ambiti di rispettiva competenza, che possono svolgersi nell'ambito delle scuole di specializzazione in chirurgia plastica e dermatologia o mediante la frequenza di master universitario di II livello in medicina estetica, nonché di corsi di aggiornamento nell'ambito di programmi di formazione continua in medicina (Ecm) organizzati dagli ordini professionali o dalle società scientifiche accreditate, affinché la pratica della medicina estetica sia riservata a soggetti in possesso di specifiche competenze e di titoli di studio certificati;  

2) ad adottare le iniziative di competenza volte a prevedere l'istituzione di registri territoriali dei medici estetici e degli odontoiatri estetici, associati ai rispettivi albi professionali tenuti presso gli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, e di un correlato registro unico nazionale che ne raccoglie i dati, tenuto presso la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri; per la permanenza nel quale deve essere prodotta attestazione della partecipazione con cadenza almeno triennale, a corsi di aggiornamento su diagnostica, clinica e terapia in medicina estetica, organizzati e certificati dall'ordine dei medici chirurghi e odontoiatri o dalle società scientifiche accreditate". 

La Società Italiana di Medicina Estetica dal 1990 ha istituito una ‘Scuola di Formazione in Medicina Estetica’ quadriennale con la collaborazione della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli. I quattro anni di Corso sono stati voluti dalla SIME per avvicinare il più possibile il percorso formativo a quello delle specializzazioni universitarie. Per il tirocinio pratico dei discenti è stato creato nel 1994 il primo Servizio Ambulatoriale di Medicina Estetica ospedaliero presso l’Ospedale Fatebenefratelli – Isola Tiberina, ora Gemelli-Isola. I registri dei medici estetici sono già stati attivati in 12 Ordini dei Medici provinciali in Italia inserendo nei requisiti le specializzazioni che comprendessero un percorso formativo in Medicina Estetica, i medici che avessero seguito un percorso formativo quadriennale con le caratteristiche delle 2 Scuole presenti in Italia gestite scientificamente dalla Società Italiana di Medicina Estetica a Roma e dall’Agorà a Milano, che hanno diplomato ad oggi oltre 3 mila medici in Italia, o che avessero seguito un master universitario.

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