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La Società Italiana di Neurologia insieme ad AISM per promuovere l’accesso alle terapie innovative contro la sclerosi multipla

Neurologia Redazione DottNet | 30/05/2023 12:18

I nuovi trattamenti offrono la possibilità di intervenire precocemente nella malattia e di arrestare la progressione della disabilità, cambiando radicalmente la prospettiva di vita di questi pazienti

In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla del 30 maggio, la Società Italiana di Neurologia (SIN) si unisce all'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) per promuovere maggior consapevolezza e supporto per le persone affette da questa grave malattia neurologica.

La Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla rappresenta un'importante occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla Sclerosi Multipla (SM) e per affrontare le sfide che le persone con SM affrontano quotidianamente. È un momento in cui tutti gli stakeholder sono chiamati a unire le forze per migliorare la qualità di vita delle persone colpite e per promuovere una società inclusiva, in cui ogni individuo abbia pari opportunità, indipendentemente dalla sua condizione di salute.

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La SIN, insieme all'AISM, riconosce i progressi significativi che sono stati fatti nel campo della terapia della SM, grazie all'arrivo di numerosi farmaci ad alta efficacia. Questi nuovi trattamenti offrono la possibilità di intervenire precocemente nella malattia e di arrestare la progressione della disabilità, cambiando radicalmente la prospettiva di vita di questi pazienti.

"In questo contesto – commenta il Prof. Claudio Gasperini, Responsabile del Gruppo di Studio Sclerosi Multipla della Società Italiana di Neurologia - la SIN e l'AISM si sono impegnate a promuovere un confronto aperto e costruttivo con l'Agenzia Italiana del farmaco (AIFA), al fine di ottimizzare l'uso di queste terapie innovative e di garantire che siano disponibili quanto prima per coloro che ne possono beneficiare. L'obiettivo è quello di modificare la storia naturale della malattia, riducendo la progressione della disabilità e migliorando la qualità di vita delle persone con SM".

La SIN sottolinea l'importanza di superare le limitazioni prescrittive della normativa attuale e di adottare un approccio basato sulla personalizzazione del trattamento. Questo permetterebbe ai medici di scegliere la terapia ottimale per ogni paziente con SM, al fine di ridurre il rischio di progressione clinica e l’accumulo di disabilità. La SIN e l’AISM sono fiduciose che attraverso un confronto aperto e costruttivo con AIFA si possano trovare soluzioni appropriate per garantire il migliore supporto possibile a questi pazienti.

"La Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla – afferma il Prof. Alfredo Berardelli (nella foto), Presidente SIN - rappresenta un momento per unire le forze, non solo tra professionisti della salute e associazioni, ma anche tra la comunità nel suo insieme. È essenziale lavorare congiuntamente per garantire che tutte le persone con SM abbiano accesso alle cure necessarie a condurre una vita appagante. Unendo le forze, oggi e tutti i giorni, possiamo fare la differenza nella vita delle persone con Sclerosi Multipla e contribuire a un futuro in cui tutti abbiano pari opportunità e sostegno nella lotta contro questa malattia".

La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che solo in Italia colpisce circa137.000 persone e fa registrare oltre 3600 nuovi casi ogni anno, 1 ogni 3 ore. Insorge generalmente tra i 20 e i 40 anni con una maggiore frequenza nelle donne. Si tratta di una patologia dal forte impatto emotivo e sociale che comporta una disabilità rilevante, che, spesso, compare dopo alcuni anni di storia clinica e un lungo decorso che si prolunga poi per tutta la vita".

I sintomi più comuni della SM sono perdita di equilibrio, cattiva coordinazione, tremori, disturbi del linguaggio, alterazioni della vista, riduzione di forza, perdita della capacità deambulatoria, perdita del controllo sfinterico, deficit delle funzioni cognitive, disfagia, dolore, e affaticabilità cronica, che sono presenti in misura variabile da soggetto a soggetto.

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