L’accademia MedCampus, con il suo ultimo sondaggio, traccia il profilo dei nuovi aspiranti medici
E’ alle porte il test di ingresso per la facoltà di Medicina e proprio a ridosso della tanto attesa data - fissata per il 15 luglio - l’accademia MedCampus pubblica una ricerca che svela il profilo dei futuri medici della GenZ. Il sondaggio ha coinvolto un totale di 650 studenti provenienti da diverse province italiane, in modo da rispecchiare l’effettiva distribuzione degli iscritti al test e poter così fotografare i giovani italiani interessati ad indossare il camice bianco.
Spiccano le donne tra gli aspiranti medici. Raggiungono infatti il 68% dei candidati al test, confermando un trend che è andato a delinearsi negli ultimi anni. Il dato risulta essere omogeneo in tutta Italia, con le regioni del Nord che aumentano leggermente la media, dove più del 70% delle iscritte è di genere femminile.
Rispetto alla provenienza, dalla ricerca si evince che il 13,9% dei candidati è lombardo mentre il 13,2% è campano. Due regioni che, insieme, forniscono quindi il 27,1% dei candidati, e in cui si trovano tra le più importanti Università Statali con la facoltà di Medicina. Risultato che necessita di essere letto in relazione ad altri due dati: il 31% degli studenti non è disposto ad allontanarsi troppo dal luogo di origine e il 76,7% dei candidati preferisce l’Università Pubblica.
L’eterna lotta tra numero chiuso e numero aperto per gli studenti è vinta dal numero aperto con il 69%, anche se non è trascurabile la volontà del restante 31% che preferirebbe l’ammissione solo per un numero limitato di candidati. In alcune regioni la discussione è ancora più polarizzante, aumentano infatti coloro che ritengono "giusto" il numero chiuso: in Sicilia (39,3%). Emilia Romagna (38,5%), Friuli-Venezia-Giulia (36,6%) e in Trentino Aldo Adige, dove i sostenitori del numero chiuso sono addirittura di più di quelli del numero aperto (54,6%).
Il sondaggio porta poi alla luce che, se la scelta di intraprendere la carriera medica per la maggior parte dei rispondenti dipende da una decisione autonoma, priva di condizionamenti, per il 4% invece è frutto di convincimenti familiari.
Per quanto riguarda gli atenei preferiti conquista il primato l’Università Statale con il 67,7% , seguita dall’Università Cattolica 11,55% e dall'Università San Raffaele 7,9%. Forte poi la tenacia nel tentare il percorso medico tanto che, qualora il test non venisse superato, il 36% del campione si iscriverebbe in un’altra facoltà, solo per riprovare il test l'anno successivo, convalidando crediti universitari. Un 6%, infine, preferirebbe addirittura un anno sabbatico per prepararsi al meglio.
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